miércoles, 4 de abril de 2012

Il futuro stà nella banda larga, non la TDT...

(via XatakaOn)

In tempi di gravissime crisi e, soprattutto, di comunità Europea, c'è poco da farsi la guerra anzi.... dovremmo invece apprendere da chi ha sbagliato qual'è la direzione giusta da seguire. Un esempio classico è la pelle di toro i cui governi, riferendosi ad un futuro tecnologico, non si riferivano alla fibra ottica per esempio ma alla TDT. 
Questo fracassato sistema di TV tra il 2006 e il 2010 ha permesso di accellerare la crisi con una spesa pubblica di ben 12.000 milioni di Euro (si, milioni di €). Nel 2008 l'allora ministro di tecnologìa in visita alla città di Soria recitava una cantilena in cui dava il benvenuto a tutti i cittadini della nazioine Spagnola all'era tecnologica del secolo XXI. Il discorso del cervellone politico diceva tra l'altro... "...grazie alla TDT l'utente avrà accesso ai servizi che conformano la società dell'informazione come radio digitale, tele-banca e tele-educazione, tele-bliglietteria e giochi interattivi e, soprattutto, tutte le gestioni dell'amministrazione pubblica che richiedono un accesso non presenziale (autocertificazioni, etc)..."


Mai ascoltato il detto "promesse di politico?" o "truffe di politici?". Bene, risulta che tutti i servizi sopracitati non hanno mai iniziato a funzionare in TDT ma lo fanno da anni in ADSL; tutto l'apporto della TDT non fù altro che venderci apparati con presa SCART da 360-420 TVL risultati obsoleti anche in 1 mese per cedere il passo ad apparati da 720 TVL ed adesso se non hai un ricevitore a 1080p non vedi la tv (o ne vedi veramente poca). Inoltre, sommato al fatto che i contenuti TV sono sempre di peggior qualità, il panorama è completo: la TV he condannata a morte ma oramai ha contribuito a svuotarci le tasche a cambio di nulla.
A cambio di nulla?
La frase anteriore non è corretta: in cambio ci ha offerto una enorme limitazione che stà frenando e parecchio la diffusione di altri servizi importantissimi. Di fatto lo spazio di frequenze è sempre più limitato ed attualmente la banda degli 800Mhz usata in quasi tutto il mondo per avanzare con le trasmissioni LTE o 4G. Perchè? Sempice, perchè in Spagna giusto in quelle frequenze ci sono alcune delle più inutili catene televisive: NOVA e NITRO di proprietà di Antena3 (suona il nome Grupo Planeta? O forse Pianeta de Agostini?) e NET e VEO Televisiòn. Ora il governo ha cambiato il piano per ragioni ovvie e tra "breve" (anno 2015) dopo una ulteriore spesa pubblica di ben 800 milioni di Euro anche la Spagna avrà il suo 4G. Questa modalità di trasmissione curiosamente stà proporzionando in altri paesi la TV in streaming con costi bassissimi e qualità stupefacenti. Di fatto le TV Spagnole da poco passate al TDT si stanno riformando ancora una volta per guadagnare utenti sul pc, tablet e smartphone. E il TDT? Anche lui è costato molto e durerà poco, molto poco.
Diffidate dai politici poco tecnologici....


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