miércoles, 18 de junio de 2014

Centrali atomiche al posto dell'idrogeno?

(via UAM)



Il titolo non è casuale nè allarmista poichè il cammino che l'umanità stá seguendo è proprio questo. Pare che aziende come Tesla Motors & simili abbiano intrapreso una crociata alla contaminazione in un modo contrario che noi, esseri poco pensanti, non sappiamo interpretare. Le auto elettriche intese come banco di studio per nuove tecnologie e miglioramenti nella vita, autonomia e rendimento di batterie e motori sono le benvenute ma come commercio attuale diremmo proprio di no. Tutto il risparmio teoricamente generato nella attualità necessiterà di molte centrali nucleari per la ricarica simultanea di moltissime auto elettriche che potrebbero popolare le nostre città nel momento in cui si daranno 2 condizioni fondamentali:

il tempo di ricarica elettrico sia uguale o simile al pieno di carburante fossile

le batterie non debbano essere cambiate in 2 o 3 anni scompensando il teorico risparmio ottenuto nella loro vita utile

In cambio nel mercato troviamo tecnologie che permettono risparmi reali ma poco conosciute e/o utilizzate. Una di esse è l'idrogeno. E non parleremo di esso come carburante ma come metodo di risparmio reale, tangibile e perfettamente sfruttabile in tutta sicurezza. Da tempo difatti si parla del suo uso nella automozione ma attualmente alcuni misteriosi fattori non ne permettono la sua diffusione. sicuramente avrete pensato al uso forse più famoso che consiste nel riempire i pneumatici stradali. Ed è corretto in quanto trattandosi di un gas quasi inerte che non si deforma alle alte o basse temperature permette una vita media delle nostre ruote superiore di un 20% che nel caso di camion o veicoli sportivi aumenta l'affidabilità riducendo drasticamente i costi.
Un uso curioso lo abbiamo incontrato persino nel settore alimentare dove detto gas compare nelle borse di insalata già preparata ed altra verdura od ortaggi e nel settore industriale dove le patate prepelate resistono per molto tempo senza ossidarsi. 
Attualmente piccoli compressori ne permettono la produzione in proprio a bassissimo costo ma sembra che la sua diffusione sia lontana a causa di molte aziende che non lo......raccomanderebbero.


jueves, 5 de junio de 2014

Calibre 1.39.0: si riparte

(via Tinta-e)



Se a qualcuno non si può proprio recriminare niente è il signor Kovid Goyal creatore del celeberrimo ed unico programma Calibre. Dopo un paio di aggiornamenti che, stranamente, ritornavano un errore di tipo "file sconosciuto" nella versione a 64 bits di Windows 7, Vista, 8, 8.1, ecco rapidissima arrivare la 1.39.0, versione aggiornatissima e stabile. Gli aggiornamenti (gratuiti) a questo programma (totalmente gratuito) sono settiamanali e non apportano molti cambiamenti estetici come qualcuno si aspetterebbe trattandosi di un programma dall'interfaccia "classica" ma non invecchiata che conserva comunque una certa facilità di uso nel proporre centinaia di azioni dato che non si tratta di un semplice indice di biblioteca ma di un complrto gestore di libri elettronici in decine di formati permettendone l'archiviazione, la gestione completa anche delle copertine, la conversione al volo, la completa interfaccia con i dispositivi elettronici siano essi libri, telefoni o tablet e persino la gestione via internet di tutta la biblioteca con i relativi permessi di lettura e scrittura.
Un programma incredibile quindi che risulta essere disponibile tanto per Windows 32 e 64 bits, OSx, Linux e persino in versione portable che invitiamo a scaricare a tutti coloro che amano la lettura anche solo di fumetti elettronici perchè no?
Link QUI

miércoles, 4 de junio de 2014

Shuttle l'ha rifatto: il NAS (quasi) perfetto.

(via MuyComputer)



Shuttle fabbrica da decenni piccole perfette macchine con prestazioni incredibili e componenti di qualità ad un prezzo che ovviamente non tutti si possono permettere. Ma in fatto di NAS sbalordisce dato che mantiene la stessa qualità pur trattandosi di nas per casa o PyME ma con prezzi incredibilmente bassi ed una qualità molto, molto elevata.
Per una cifra inferiore ai 200€ includono una licenza del galardonado software Acronis True Image HD, una cpu Marvell 88F6707 a 1,2Ghz (Arm a bassissimo consumo) e 512 mega di ram. Con queste premesse il software proprietario basato su Linux muove l'insieme con una fluidità eccellente.



La minima configurazione è con un solo disco ma i vantaggi ne fuoriescono con l'uso di 2 unità da 4Tb cadauna in mirror (Raid) per copie di sicurezza. Connessione con lan Gigabyte, WiFi integrata b/g/n, presa Usb 2.0 per ulteriore espandibilità. Frontalmente a parte l'interruttore troviamo 2 prese Usb 3.0 ed uno slot per SD. 
Difficile passare un consumo di 20w con i due dischi installati anche se la casa avverte di punte sino a 29w: dischi sempre freschi grazie al generoso ventilatore ed al materiale usato per la costruzione (alluminio).
Punti a favore molti, contro molto pochi: forse il software proprietario che non permette di gestire il prodotto come chi domina il mercato (Synology) ma siamo convinti che per compartire files e multimedia sia probabilmente uno dei migliori prodotti del mercato.