lunes, 28 de mayo de 2012

La "legge" Italiana obbliga tutti gli ISP a filtrare KickAss Torrent

(Editoriale ispirato da XatakaOn)

Nel vicino paese transalpino si continua a chiamare Pirateria, termine oramai passato alla storia con la dimostrazione degli illeciti della industria e di associazioni come la SGAE Spagnola. E ci torna alla mente come alcuni scenziati giorni or sono hanno trovato un metodo per "leggere" i suoni emessi dal pollame, uno sforzo immane che non siamo sicuri del fatto che se posto nella direzione giusta avrebbe terminato con il cancro o la fame ma sicuramente avrebbe dato una forte spinta alla soluzione di problemi ben più gravi. Ma torniamo al caso: il celebre portale ha appena compiuto 3 anni e da allora ha chiamato l'attenzione di MPAA e RIAA ed adesso le autorità Italiane. Secondo un rappresentante della guardia di finanza "altro giorno nero per la pirateria: dopo Pirate Bay nel 2008 e la chiusura di BitJunkie nel Febbraio 2012 ora sarà bloccata la super piattaforma con sede nelle Filippine e servers in tutto il mondo".
Ma noi che abbiamo potuto leggere le affermazioni dell'avvocato difensore Giovanni Battista Gallus pensiamo che qualcosa in più di cultura nella zona non guasterebbe. Pare che lo stesso giudice come nel caso BitJunkie ha emesso un ordine diretta senza intervento giudiziale e quindi non valida legalmente. Inoltre il dominio condannato è Kickasstorrent.com abbandonato nel 2011 in favore di kat.ph.
Povero giudice, dovrebbe cercare di aggiornarsi un pò. La prossima mossa in Italia sicuramente sarà quella di condannare al carcere chi regala un DVD dopo averlo visionato.

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