jueves, 16 de febrero de 2012

Bloccaggi e frammentazione in iOS esistono eccome...

(via Android sis)



Un dato curioso per gli utenti e, soprattutto, per moi che conosciamo la mela dagli anni '80 sono quei detti o leggende urbane che affermano che Apple non soffre problemi di virus, problemi di bloccaggi e, soprattutto, problemi di frammentazione cone Android. Sui virus sappiamo bene come i loro pc, diffusi intorno al 5-6% a livello mondiale, soffrano un 5-6% del problema. Sui bloccaggi dei ssitemi portatili soprattutto il problema è silenzioso più che inesistente: difatti mentre gli altri sistemi avvertono con un evidente "il programma XXX ha generato un errore YYY e sarà chiuso", Apple è più discreto: chiude il programma senza dire niente e nessuno avverte il bloccaggio ma si domanda: "chissà come mai....".
Ma sulla frammentazione, ex punto debole di Android e falso punto forte di Apple qualcuno insiste rumorosamente ed è venuto il momento di far notare come si tratti di una leggenda urbana in pìù. 
La frammentazione ricordiamo che è un "problema" o caratteristica che affligge i sistemi anteriori creando una situazione che non permette aggiornare il firmware su sistemi superati. Colpa dei produttori in Android mentre quelli di Cuppertino si vantano di un hardware verticale creato dalla stessa azienda. Ma disgraziatamente se proviamo a fare un "INFO" su iPhone 3GS o 4 apparirà "iOS5" ma il sistema SIRI non funzionerà. Perchè SIRI è un sistema che funziona solo su iPhone 4S. Per non parlare dei malcapitati che hanno aggiornato iOS5 su iPhone 3GS: consumo ultrarapido della batteria (non intercambiabile disgraziatamente) e va lento che incita all'acquisto di un altro telefono maledicendo quel piano telefonico che ci convinse a pagarlo 2000$ in 2 anni. Oppure quel "INFO" che ti assicura di possedere iOS4 (oramai arcaico) ma il multitasking è, ovviamente, impossibile.
Apple lo sa come un vecchio hardware non può sopportare all'infinito un nuevo firmware ma il problema è ingannare i clienti e, soprattutto, usare una strategia doppiamente inversa a Google: non testare pubblicamente (obbligando a comprare quel che offrono) e generare sistemi sempre più pesanti invece di snellire. La frammentazione iPhone viene assorbita solo dal prezzo che i loro fanboys sono disposti a pagare per avere l'ultimo nato della casa. Che non avrà bisigno di aggiornamenti.....ovviamente.

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