Chrome OS ha iniziato con il piede equivocato, non c'è altra forma di dirlo. Google ha fatto una serie di errori, o meglio, valutazioni totalmente equivocate. Il successo dell'Android che si è rapidamente collocato ai primi posti dei sistemi operativi che usano la "nube" ha restato sicuramente successo al proprio "fratello" e sicuramente un'altra delle ragioni più ovvie sia quella di doversi dotare di un miniportatile che comunque occupa uno spazio relativamente ampio e possiede una durata relativamente corta della batteria (nonchè un prezzo poco giustificabile) per un prodotto che può usarsi solo in una particolare circostanza: con internet via Wifi. Ora sembra che con il nuovo matrimonio con processori ARM si possa dotare Google OS di una macchina più rapida, più economica e più leggera invogliando sempre più utenti a dare il salto alle nuvole. Riusciranno a sfangarla? Lo sapremo sicuramente durante (o dopo) il Google I/O
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