lunes, 14 de enero de 2008
Editoriale
Dopo l'Iphone che tuttavia continua a far parlare molto di se, l'oggetto dell'anno (ad eccezione delle memorie SSD ...) é senz'altro l'Asus Eee. Questo gioiellino nato dalla tecnologìa Asus e sicuramente inspirato dal contraddittorio Olpc é un prodotto che pur non avendo raggiunto l'europa ha già moltissimi adepti tanto da aver scatenato l'interesse di tantissimi potenziali utenti. Moltissime pagine ne parlano (positivamente) e in rete sono numerosi i fori contenenti innumerevoli modifiche "fai da te" per migliorarne in maniera "home-made" le prestazioni e la flessibilitá d'uso. Ma vediamone le specifiche tecniche e il perchè di tanto successo.
Il potenziale offerto é apparentemente minimo: processore Celeron 900 "frenato" a circa 600 Mhz, 512 Mb di ram e un disco da "soli" 4 Gb ssd nonché monitor tft da 7 pollici. A prima vista quindi un computer obsoleto e superato, quasi inutilizzabile nell'era di WVista ma a cosa e' dovuto allora questo successo.....
1) Prezzo. Costa circa la metà di qualunque pur economico portatile in vendita attualmente. Solo eliminando la licenza M€si risparmia un minimo di circa 90€. Funziona agevolmente con una versione adattata di Linux ma opzionalmente si può installare Xp (minimo) o addirittura Ubuntu...
2) Peso: i portatili sono tutti molto invitanti ed ultrasottili ma diventano intrasportabili quando nella valigetta debbono accogliere un alimentatore di 2/300 grammi, cavi, mouse, cd di recover(non si sa mai), drivers e accessori vari.
3) Utilizzo. Hardware minimo ma sufficente per elaborare testi, chattare, navigare in internet, vedere foto e magari qualche video quando siamo in viaggio. C'è giá una prova pubblicata di recente con un sintonizzatore tv/usb!
4)Architettura semplice. L'ingegneria della piastra madre permette a chi abbia un poco di cognizioni di informatica/elettronica a sperimentare aggiunte che lo rendono un apparato totalmente customizzabile a seconda dell'uso che vogliamo dargli.
5)Robustezza. Carcassa in plastica rigida (policarbonato) e disco SSD al quale possiamo aggiungere (anche internamente) pendrives di memoria persino da 32Gb (ultimamente sempre più abbordabili)
6) Autonomia: la cpu “under”clockata e l’uso di memorie SSD permette un raddoppio dell’autonomia rispetto ai pc convenzionali. Nel caso del Eee l’autonomia è identica ma con pochi grammi di batteria e un caricatore delle dimensioni di un cellulare
Sono presenti Wifi, prese USB2 e lettore SD.
Ricordiamo che in Linux c'è poi una sempre più vasta gamma di programmi totalmente freeware come OpenOffice, Gimp per la grafica, ed utilitá per tutti i gusti e gli usi. Certo é che nell'ambito professionale il discorso cambia na non siamo certo di fronte ad un server SQL bensí a un qualcosa di molto personale che si ubica tra la pda (ma con molto piú software) e l'UMPC ( ma molto piú economico).
Al giorno d'oggi, sebbene sia appena iniziata la distribuzione europea, si contano giá una decina di "cloni" di questo singolare apparato alcuni tra i quali (vedremo) promettono essere ancora piú avanzati in tecnología pur mantenendo le dimensioni esterne.
La questione importante e primordiale è che mantengano pure il prezzo al pubblico altrimenti rischiamo che, come dal suo annuncio a principio del 2007 e fino alla comparsa sul mercato dei primi modelli assistiamo a una lievitazione del prezzo di circa il 30%. Questo è un ottimo prodotto così com’è “visto e piaciuto”.
Non ci piace molto in cambio la nuova versione Asus con Wimax: uno standard lontanissimo almeno qui in europa che farà, appunto, lievitare il prezzo così come lo schermo da 8”.
Resta solo da vedere la risposta del pubblico nei vari paesi europei o se tutto questo era mosso più dalla curiosità o dall’interesse vero e proprio.
(Fonti: AsusE3 foro, Gizmodo, TechnoSquad)
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