Non é per un caso che torno a parlare di Kowloon city. A 25 anni dalla scomparsa del piú terribile e curioso agglomerato urbano mi tornano alla memoria chiare immagini di quei giorni degli anni 80 in cui un cittadino della cittá senza legge ci accompagnò in una delle visite guidate piu curiose e pericolose della terra dove Inghilterra e Cina si contendevano Hong Kong ma si dimenticarono completamente della situazione vissuta dalle 50.000 anime che allora vivevano nei 300 grattaceli che componevano quel ghetto.
I vicoli spesso stretti meno di un metro ci guidavano in un labirinto formato da un incredibile intreccio di cavi elettrici e miseria ma dobbiamo ricordare che nel 1989 HongKong era amministrata dal viscido impero Britannico e Cina all epoca ancora un poco comunista iniziava a scongelarsi e la citta`, centro di loschi traffici, genero` un "angolo" cui unica legge interna era gestita dai propri abitanti: il mondo era fuori e l'unica regola rispettada da Kowloon nei confronti del mondo esterno e´ stata quella di non elevare troppo gli edifici per permettere al vicino aererporto di far funzionare il traffico aereo. Oggi Kowloon e` un triste ricordo ma tramandato ai "nerds" per mezzo dei films di Van Damme e un livello di un famoso videogioco sparatutto. Capito quali?
miércoles, 3 de julio de 2013
I brutti-buoni (di Manuel Rizzi, foto di Hans Georg Roth)
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