jueves, 26 de septiembre de 2013

Libri per non lettori

(via Editoralia, por Paloma Benavente)

Lo disse anche il celebre scrittore Italiano Umberto Eco che "il mondo è pieno di libri bellissimi che nessuno legge". E questo articolo che dovrebbe analizzare i lettori elettronici che negli ultimi anni hanno rivoluzionato il marcato parte da un altro punto di vista o, per meglio dirlo, ragione. I libri per non lettori sono libri regalati (in carta stampata per creare un regalo vistoso e di un certo volume), ma NON è un articolo di prima necessità. E deve essere un supervendite o best seller altrimenti non ha senso. Ma chi lo riceve non legge ed i numeri parlano chiaro: la chiusura delle librerie (decine a Barcelona chiuse tra il 2012 e 2013 per fare un esempio) non è dovuta ai lettori elettronici: il libro grande e colorato riempie i mobili ma il contenuto, quello che realmente conta, è molto più pratico in formato elettronico e lo dimostra la gamma di lettori presenti sul mercato nonchè il successo di Amazon con il Kindle le cui vendite di libri "digitali" hanno da tempo superato il cartaceo. Ma il problema di base non è il lettore: è il NON-lettore. Ma poi Amazon è come Durex che fabbrica preservativi e prodotti da bambini: se il primo non vende trionferà con il secondo...

martes, 24 de septiembre de 2013

L'innovazione è un lettore biometrico?

(via Pocket Lint)

9 Dicembre 2003 - L'innovazione è un lettore biometrico ma pochi utenti lo necessitano. L'incremento nel prezzo e l'idea di digitalizzare i nostri polpastrelli potrebbero non essere un idea felice in quello che (all'epoca) sembra essere il miglior apparato sfornato da chi di pda se ne intende. 

Questo piccolo estratto vecchio di quasi 10 anni formava parte di un test su strada per presentare l'oggetto di culto di HP-Compaq: l'iPaq 5550, pezzo da 90 per i fedeli all'allora unico ambiente operativo per dispositivi palmari: Windows CE di Microsoft. E non erano telefoni poichè mancava ancora un anno o due alla tecnologia che avrebbe migliorato le batterie e la miniaturizzazione dei cellulari per poterli inserire in una pda con gps e fotocamera. Ma tali apparati erano già nelle nostre tasche sin dal 1999 e la 5550 avrebbe migliorato moltissimo l'integrazione del Wifi nei pc palmari anche se l'idea del lettore tattile che avrebbe potuto idealmente inviare le nostre "impronte" in rete non fù ben accettata dal pubblico in generale. Molti comprarono il costoso giocattolo ignorando l'uso del lettore biometrico ma oggi i tempi sono cambiati: il rischio è superiore ma ai dati personali ci pensiamo molto meno..... e per questo appaiono vecchie tecnologìe su "nuovi" prodotti, forse per qualcuno che al giorno d'oggi non conosce neppure il vinile data la giovane età ma le malelingue dicono che Obama vorrebbe classificare tutte le impronte digitali e per questo è ricorso a Tim Cook....

viernes, 20 de septiembre de 2013

La fiscalia propone sino a 2 anni di carcere per chi offre link a web con contenuti protetti

(via XatakaOn)

Calma: questa proposta (perchè per il momento resta solo una proposta) dimostra come anche la legge Spagnola brilla per la sua assenza. Questa eccellente idea (ironia ON) è venuta a qualcuno che anni dopo la falita legge Sinde/Wert non ha compreso l'impossibilità di mettere "porte al campo" ed abbiamo 2 fattori determinanti che al di là delle polemiche continueranno a far fallire certe misere iniziative: la presenza di certe web in territorio straniero (dove la pratica non è adottata e non c'è competenza della fiscalia) e solo in caso di lucro. Sì poichè in Spagna sono migliaia oramai le sentenze che dimostrano che in mancanza di lucro non vi è reato. Ma quello che più ci sconvolge è quanto denaro pubblico e risorse spese nel dare la caccia al "ladro" invisibile invece di muoversi l'industria in favore degli utenti e proporzionare i prodotti ad un prezzo assequibile e disponibili in web.

Synology presenta RackStation RS214

(via HdBlogit)


Questo modello di 2 slot è stato pensato per l'integrazione in PyMEs (piccole e medie aziende) facilitando l'installazione in rack di 1U, prerogativa normalmente di modelli con un numero superiore di dischi. Completano le caratteristiche la doppia connessione di rete, alimentatore ridondante, 70/160Mb W/R in modo Raid 1 ottenuti mediante l'uso di CPU a 1,2Ghz, 512Mb ram DDR3 e 2 prese USB3 per l'integrazione di disci esterni. Prezzo previsto intorno ai 499$.


domingo, 15 de septiembre de 2013

Tutti i numeri (o quasi) di GTA V

(via Gamerzona)

Gta di per se non ha bisogno di presentazioni e neppure di commenti: è un gioco che si vende da solo per tutta una serie di ragioni che toccano la moda e tutto il "sociale" in genere. Solo con il denaro delle riserve pare che la casa abbia recuperato i soldi investiti nella progettazione della V avventura superando inoltre le migliori megaproduzioni cinematografiche di Hollywood (una avventura è certamente meglio viverla che non vederla da spettatore...).
Ma il fatidico Venerdì 13 ha scatenato una serie di polemiche intorno al gioco che qui riportiamo.
- Uscita prevista: 17 Settembre. Da giorni i clienti domandano sulla regolarità dell'uscita della 5ª parte della saga ed i commessi confermano il giorno "17 ma probabilmente anche qualche giorni prima"
- La catena Gamer da parecchi mesi accetta denaro per la riserva di un gioco che viene venduto a un prezzo leggermente inferiore sin dal giorno 13
- Numerosi casi di "vendita senza riserva" sin dall'inizio
Ultim'ora!
- La stessa catena Gamer in Spagna lo stà già offrendo a 59,95€ come annunciato in un tweet..
Casualità? Errore dell'importatore? Pubblicità? Mentre i clienti arrabbiati generano pubblicità gratis alla ricca azienda noi crediamo che non tarderànno molto a circolare le prime copie piratate....anzi!
http://www.gamestorrents.com/xbox360-game-grand-theft-auto-v-multi5region-free2dvdsxdg3complex-multi5-descargar-torrent-10804.html

miércoles, 11 de septiembre de 2013

Syncany: preticamente deceduto ma non tutto è perduto!

(via Genbeta)

Due anni dopo un nostro articolo (ne parlammo qui http://dbargel.blogspot.com.es/2011/11/syncany-quel-che-mancava-e-tuttora-ci.html n.d.r.) ma a quanto pare quasi 2 anni dopo il progetto di questo interessante software ci lascia per morire in silenzio. Era da tempo che nell'apposito foro leggevamo messaggi privi di utilità scaglionati di 6 mesi in 6 mesi i quali affermavano che il progetto era vivo ma con ritardi. Una pena dovuta anche al diffondersi di decine di servizi gratuiti on-line ma nel nostro caso, quello delle PyME (piccola y media empresa) almeno qui in Spagna a causa della legge organica protezione dati è tassativamente proibito diffondere dati riservati su qualche disco sparso per il mondo e la possibilità di accedere ad un nostro server FTP (pc o Nas) da fuori casa sarebbe stata un idea geniale soprattutto evitando tediose configurazioni di FTP/SFTP, encriptazioni e soprattutto limitando l'uso al trasferimento dei dati e non all'uso immediato. Ed ecco che il progetto Syncany si associa a Sparkleshare che risulta essere un progetto molto simile con una chiave ssh criptata di grande robustezza ma per noi è ancora insufficente data la sua utilità solo in pc come server. Ed allora si torna a Synology con una soluzione che parte dal "casereccio" e termina alla grande azienda: NAS e File Transfer + Solid Explorer (Android).
Il sistema Synology offrre software totalmente gratis per costruire la nostra propria nube e, nel caso di Android per pochissime monete il navigatore Solid Explorer ci offre un appoggio permanente ai nostri dati conservati nella nostra casa o nei nostri uffici totalmente in complimento alla legge nazionale di protezione dati.... ma l'accesso che poteva offrirci Syncany ancora manca e presto analizzeremo altri software più idonei alla connezzione di un pc in remoto.

domingo, 8 de septiembre de 2013

MusicMaker Jam arriva a Android, un sequencer gratis e intuitivo

(via Xatakandroid)

Android ha tra le caratteristiche che lo rendono più popolare, quella di essere usato come trampolino di lancio da molti programmatori ed aziende che pubblicano molti prodotti gratuiti per il pubblico investendo in pobblicità per loro stessi ed accaparrandosi una gran quantità di ammiratori. Tra loro Magix che ha appena lanciato MM Jam nel marasma di programmi musicali per tablet spicca per la completezza e facilità nel poter costruire una sequenza personalizzata. Era già conosciuto nel mondo Windows 8 ma la possibilità di disporne in un tablet lo rende più rapido, maneggevole e portatile ed in pochi passi avremo realizzato la nostra sequenza senza l'ausilio di mouse o altre periferiche. Non è solo dedicato a DJ ma a chiunque abbia a che fare con musica ed arrangiamenti poichè si tratta di uno strumento universale per qualunque tipo di composizione. 4 stili sono gratis e gli altri a solo 1,99€ cadauno.



sábado, 7 de septiembre de 2013

Cubot ONE (clone del HTC One) avrebbe molto da dire...

(via Tecnofanatico)

Il Cubot One è un vero clone dell'HTC One con moltissimi punti a favore che probabilmente ci aiutano a comprendere buona parte della caduta in picchiata della ex azienda leader in smartphone. Considerando il costo bassissimo rispetto all'originale troviamo una bassa capacità nella batteria ma ne sono state poste 2 nella confezione ed anche la memoria interna di 8giga non è certo il massimo in un prodotto che, almeno nella versione HTC, appunta alla gamma alta/altissima. Ma probabilmente la perfezione si raggiunge quando gli asiatici si copiano tra loro ed allora troviamo i punti deboli che secondo noi nel costosissimo originale sono la batteria non intercambiabile, slot per sim e microsim, slot per microSD. Solo Apple ha ipnotizzato tanto i propri adepti da fargli acquistare un prodotto a batteria "fissa" da poche ore di autonomia e uno spazio di memoria limitato ma l'utente comune suole analizzare a fondo le carateristiche ed il prezzo in un prodotto da varie centinaia di euro soprattutto in epoche come questa. Cubot non avrà sicuramente il successo degli "originali"  ma lancia un chiaro messaggio a coloro che con tutta la buona volontà si avvicinarono molto a produrre uno dei migliori smartphone della storia.....ma non lo conseguirono.

viernes, 6 de septiembre de 2013

Twitter, smetti di rompere e migliora la tua app

(Via ElAndroideLibre)

Eccellenti gli ultimi aggiornamenti riguardanti twitter, in particolare quella linea azzurra che ci aiuta a trovare le relazioni tra post e risposta. Ma Twitter ha bisigno di qualcosa di più come migliorare ancora l'esperienza dell utente e lasciar stare i poveri programmatori che offrono interfacce alternative. Poveri si perchè Twitter sembra più centrata a mettere i bastoni tra le ruote che perfezionare la propria i/f utente ed è sufficentemente dimostrato che i sistemi chiusi hanno vita relativamente breve. A Twitter non c'è, almeno per ora, una alternativa parallela e altrettanto valida per informarsi e aggiornarsi in tempo reale e questa ostinazione in bloccare le applicazioni di terze parti ci sembra abbastanza stupida: in fondo che male c'è in un altra interfaccia che, comunque sia, utilizza il tuo proprio servizio? Molto peggio sarebbe un servizio "clone"..... ma la limitazione dei 100.000 tokens (o utenti) applicata alla API di Twitter ci pare alquanto inutile e priva di senso. ê il caso di Falcon Pro, incredibile programma sviluppato dal Catalano Joaquim Vergès che dall'agosto dello scorso anno ha raggiunto i 100.000 utenti, limite fisico imposto che ha obbligato il programmatore a "spezzare" i propri clienti in "gruppi" di 100.000 per sottostare a una buffa e assurda regola del "lo puoi fare ma solo fino a qui". Non si capisce il perchè ed avrebbe forse più senso un "non si può fare". E poi chi aveva più di tanti utenti prima del Agosto 2012 adesso può averne il doppio come Seesmic che da 400.000 ne sono stati autorizzati 800.000. Che senso ha questa mezza misura con qualcuno in una mossa che comunque vada porta altri clienti alla piattaforma? Si poichè in ogni ambiente simile c'è sempre chi si inscrive ma poi usa solo l'interfaccia che preferisce e la pur decente i/f ufficiale è comunque molto povera per qualcuno. Forse pensavano che con la compra di TweetDeck tutto sarebbe passato al loro controllo con il recupero di molti utenti (nel senso del software poichè in Twitter c'èrano già) ma dovrebbero centrarsi invece nel migliorare alcuni aspetti realmente necessari (come le dimensioni del testo) o addirittura ridicoli come il widget (un solo tweet? A che serve? ê uno scherzo, vero?)

Ma cosa c'è di buono in Microsoft che compra Nokia?

(via Clipset - tratto da un articolo di Juan Castromil)
Analizzati i (molti) punti negativi riguardanti questa vicenda c'è da considerare adesso tutti quelli che possono essere i punti a favore. Ed il primo è veramente evidente: l'azienda è sopravvissuta sino ad oggi, cosa che con l'anteriore CEO non sarebbe (probabilmente) avvenuta a causa della insistenza nel voler far sopravvivere l'agonizzante Symbian senza apportare sostanziali modifiche e soprattutto con un market vecchio e semi-abbandonato. Altra importante considerazione è la concorrenza del settore. Sino a l'anno scorso Apple aveva cancellato tutto il vecchio lavoro fatto da Microsoft sin dal 1999 con Windows CE / PocketPc 6.1. L'integrazione del telefono nelle pda dette a Apple la possibilità di monopolizzare il mercato e la possibile scomparsa di una azienda che produce software o hardware limiterebbe gli utenti nella scelta, nella gamma e soprattutto nella personalizzazione, caratteristica che ha reso vincente Google ed il suo Android. Anche quel che resta nel personale si suppone che possa avere qualche beneficio dato che i 32.000 impiegati tuttora superstiti in Nokia passeranno a far parte della orgamizzazione Microsoft certamente più solida della prima. L'abbandono recente della piattaforma Microsoft da parte di HTC è una brutta notizia ma potremmo avere tra breve un prodotto allo stile Apple (hw+sw) con certa stabilità, affidabilità e prestazioni eccellenti sperando solo che non erediti censure e prezzi proprie della mela.

martes, 3 de septiembre de 2013

Il grande traditore

(via ElPais)

Olli-Pekka Kallasvuo, ex CEO di Nokia, ebbe grosse responsabilità in merito alla vicenda Symbian ma non possiamo certo considerarlo il peggior male della azienda. Stephen Elop, secondo una chiave di lettura, ha salvato Nokia da morte certa ma la realtà è ben diversa: ha lavorato duro per tre anni per servire la decadente compagnia nelle mani di Microsoft a condizioni veramente irrinunciabili tanto che il cavallo di Troia potremmo considerarlo veramente un gioco da ragazzi. Nokia pagava stipendi ed extra profumatissimi a Elop e questi ricambiava prendendo le redini di una impresa decadente ma non agonizzante con un 34% di quota di mercato dei cellulari e lasciandola al 3%; le azioni da 12 $ Usa sono passate a 3 e dei 125000 lavoratori ne restano 97000. Nel 2010 all arrivo di Elop Nokia aveva benefici trimestrali da 820 milioni di € ed adesso ne perde più di 100. Ha avuto tempo di chiudere tutte le piante di fabbricazione in Finlandia nel nome di un nuovo futuro brillante per Nokia ma non era così: tutto giocava in favore di M$ ed Europa perde oltre alla produzione di computers anche quella dei cellulari. La commissaria KROES tanto puntigliosa quando non serve dovrebbe vedere come gli aiuti Europei a Nokia stanno per essere regalati ad una multinazionale americana. Ê l'unico caso conosciuto nell'industria dei telefoni: dal 34% al 3% in solo 3 anni. Sarà l'aspirante perfetto al seggiolone di Ballmer?