(via Editoralia, por Paloma Benavente)
Lo disse anche il celebre scrittore Italiano Umberto Eco che "il mondo è pieno di libri bellissimi che nessuno legge". E questo articolo che dovrebbe analizzare i lettori elettronici che negli ultimi anni hanno rivoluzionato il marcato parte da un altro punto di vista o, per meglio dirlo, ragione. I libri per non lettori sono libri regalati (in carta stampata per creare un regalo vistoso e di un certo volume), ma NON è un articolo di prima necessità. E deve essere un supervendite o best seller altrimenti non ha senso. Ma chi lo riceve non legge ed i numeri parlano chiaro: la chiusura delle librerie (decine a Barcelona chiuse tra il 2012 e 2013 per fare un esempio) non è dovuta ai lettori elettronici: il libro grande e colorato riempie i mobili ma il contenuto, quello che realmente conta, è molto più pratico in formato elettronico e lo dimostra la gamma di lettori presenti sul mercato nonchè il successo di Amazon con il Kindle le cui vendite di libri "digitali" hanno da tempo superato il cartaceo. Ma il problema di base non è il lettore: è il NON-lettore. Ma poi Amazon è come Durex che fabbrica preservativi e prodotti da bambini: se il primo non vende trionferà con il secondo...
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