jueves, 26 de septiembre de 2013
Libri per non lettori
martes, 24 de septiembre de 2013
L'innovazione è un lettore biometrico?
viernes, 20 de septiembre de 2013
La fiscalia propone sino a 2 anni di carcere per chi offre link a web con contenuti protetti
Synology presenta RackStation RS214
domingo, 15 de septiembre de 2013
Tutti i numeri (o quasi) di GTA V
miércoles, 11 de septiembre de 2013
Syncany: preticamente deceduto ma non tutto è perduto!
domingo, 8 de septiembre de 2013
MusicMaker Jam arriva a Android, un sequencer gratis e intuitivo
sábado, 7 de septiembre de 2013
Cubot ONE (clone del HTC One) avrebbe molto da dire...
(via Tecnofanatico)
Il Cubot One è un vero clone dell'HTC One con moltissimi punti a favore che probabilmente ci aiutano a comprendere buona parte della caduta in picchiata della ex azienda leader in smartphone. Considerando il costo bassissimo rispetto all'originale troviamo una bassa capacità nella batteria ma ne sono state poste 2 nella confezione ed anche la memoria interna di 8giga non è certo il massimo in un prodotto che, almeno nella versione HTC, appunta alla gamma alta/altissima. Ma probabilmente la perfezione si raggiunge quando gli asiatici si copiano tra loro ed allora troviamo i punti deboli che secondo noi nel costosissimo originale sono la batteria non intercambiabile, slot per sim e microsim, slot per microSD. Solo Apple ha ipnotizzato tanto i propri adepti da fargli acquistare un prodotto a batteria "fissa" da poche ore di autonomia e uno spazio di memoria limitato ma l'utente comune suole analizzare a fondo le carateristiche ed il prezzo in un prodotto da varie centinaia di euro soprattutto in epoche come questa. Cubot non avrà sicuramente il successo degli "originali" ma lancia un chiaro messaggio a coloro che con tutta la buona volontà si avvicinarono molto a produrre uno dei migliori smartphone della storia.....ma non lo conseguirono.
viernes, 6 de septiembre de 2013
Twitter, smetti di rompere e migliora la tua app
(Via ElAndroideLibre)
Eccellenti gli ultimi aggiornamenti riguardanti twitter, in particolare quella linea azzurra che ci aiuta a trovare le relazioni tra post e risposta. Ma Twitter ha bisigno di qualcosa di più come migliorare ancora l'esperienza dell utente e lasciar stare i poveri programmatori che offrono interfacce alternative. Poveri si perchè Twitter sembra più centrata a mettere i bastoni tra le ruote che perfezionare la propria i/f utente ed è sufficentemente dimostrato che i sistemi chiusi hanno vita relativamente breve. A Twitter non c'è, almeno per ora, una alternativa parallela e altrettanto valida per informarsi e aggiornarsi in tempo reale e questa ostinazione in bloccare le applicazioni di terze parti ci sembra abbastanza stupida: in fondo che male c'è in un altra interfaccia che, comunque sia, utilizza il tuo proprio servizio? Molto peggio sarebbe un servizio "clone"..... ma la limitazione dei 100.000 tokens (o utenti) applicata alla API di Twitter ci pare alquanto inutile e priva di senso. ê il caso di Falcon Pro, incredibile programma sviluppato dal Catalano Joaquim Vergès che dall'agosto dello scorso anno ha raggiunto i 100.000 utenti, limite fisico imposto che ha obbligato il programmatore a "spezzare" i propri clienti in "gruppi" di 100.000 per sottostare a una buffa e assurda regola del "lo puoi fare ma solo fino a qui". Non si capisce il perchè ed avrebbe forse più senso un "non si può fare". E poi chi aveva più di tanti utenti prima del Agosto 2012 adesso può averne il doppio come Seesmic che da 400.000 ne sono stati autorizzati 800.000. Che senso ha questa mezza misura con qualcuno in una mossa che comunque vada porta altri clienti alla piattaforma? Si poichè in ogni ambiente simile c'è sempre chi si inscrive ma poi usa solo l'interfaccia che preferisce e la pur decente i/f ufficiale è comunque molto povera per qualcuno. Forse pensavano che con la compra di TweetDeck tutto sarebbe passato al loro controllo con il recupero di molti utenti (nel senso del software poichè in Twitter c'èrano già) ma dovrebbero centrarsi invece nel migliorare alcuni aspetti realmente necessari (come le dimensioni del testo) o addirittura ridicoli come il widget (un solo tweet? A che serve? ê uno scherzo, vero?)
Ma cosa c'è di buono in Microsoft che compra Nokia?
(via Clipset - tratto da un articolo di Juan Castromil)
Analizzati i (molti) punti negativi riguardanti questa vicenda c'è da considerare adesso tutti quelli che possono essere i punti a favore. Ed il primo è veramente evidente: l'azienda è sopravvissuta sino ad oggi, cosa che con l'anteriore CEO non sarebbe (probabilmente) avvenuta a causa della insistenza nel voler far sopravvivere l'agonizzante Symbian senza apportare sostanziali modifiche e soprattutto con un market vecchio e semi-abbandonato. Altra importante considerazione è la concorrenza del settore. Sino a l'anno scorso Apple aveva cancellato tutto il vecchio lavoro fatto da Microsoft sin dal 1999 con Windows CE / PocketPc 6.1. L'integrazione del telefono nelle pda dette a Apple la possibilità di monopolizzare il mercato e la possibile scomparsa di una azienda che produce software o hardware limiterebbe gli utenti nella scelta, nella gamma e soprattutto nella personalizzazione, caratteristica che ha reso vincente Google ed il suo Android. Anche quel che resta nel personale si suppone che possa avere qualche beneficio dato che i 32.000 impiegati tuttora superstiti in Nokia passeranno a far parte della orgamizzazione Microsoft certamente più solida della prima. L'abbandono recente della piattaforma Microsoft da parte di HTC è una brutta notizia ma potremmo avere tra breve un prodotto allo stile Apple (hw+sw) con certa stabilità, affidabilità e prestazioni eccellenti sperando solo che non erediti censure e prezzi proprie della mela.