jueves, 29 de mayo de 2008
Telecomando a distanza: un pò di storia.
Sicuro che guardandosi un pò alle spalle sopra il tavolo incontri forse 3 forse 4 telecomandi per differenti dispositivi di elettronica di consumo. Uno per lo stereo, un altro per la TV, DVd, disco fisso TV, media center.......vado avanti?
Oltretutto questi attrezzi infernali sono diventati qualcosa simile alla cabina di un aereo con decine di bottincini misteriosi e luci da discoteca per non parlare degli lcd.
Ma tranquilli: agli inizi la cosa era molto peggio per questa nostra estensione della mano.
Rimontando a più di 50 anni or sono (1950), giusto nel momento in cui a qualcuno non piaceva per nulla alsarzi dal sofa per cambiare un paio di canali (gli unici) e decise di pensare a un telecomando a distanza “filoguidato” con i controlli della propria tv. Con cavi, appunto. Nacque così il primo telecomando della storia chiamato Lazy Bones e che moveva a distanza i comandi della tv con l’aiuto di un motore (erano allora tutti potenziometri analogici...). altissima tecnologìa di allora prodotta e commercializzata dalla (quasi) odierna e storica Zenith Electronics Corporation. Lazy Bones cambiava i canali, girava la “rotella” del volume e persino accendeva e spegneva la tele. Comunque un cavo di collegamento e la scarsa quantità di canali non gli avrebbe promesso un futuro troppo brillante. Comunque sia il fondatore di Zenith aveva chiara una cosa: la proliferazione dei canali ed annunci molesti con il tempo gli avrebbe dato la ragione. Doveva solo migliorare il prodotto e il primo passo era eliminare i cavi.
Poco a poco si arrivò al Flashmatic, considerato il primo telecomando senza fili per televisori sviluppato dall’ingegnere di Zenith Eugene Polley. Era lànno 1955 e il funzionamento di questo telecomando era quantomeno curioso.
Nei quattro angoli del frontale della TV si disposero 4 fotocellule alle quali il “tiratore” doveva appuntare con precisione. Il problema era che qualunque altra fonte luminosa creava problemi modificando i parametri della tv come cambiare di colpo il canale indesideratamente. Un problemone che, però, portava a sviluppare un telecomando migliore. O che, per lo meno, non fosse tanto approssimato come il Flashmatic. Dopo questo “tentativo” e solo dopo un anno, nel 1965, Robert Adler ideò il seguente telecomando nella linea de tempo. Nasceva lo Zenith Space Command che usava, invece della luce, ultrasuoni per comunicare con la tv. Era una cosa che si approssimava alla elettromeccanica: i trasduttori dell’epoca emettevano un fischio molesto che a una frequenza determinata agiva sui controlli della tv. Potrete ben immaginare la molestia nelle persone e, soprattutto negli animali con particolare riferimento ai cani: come toccare la nota di uno xilofono. Ma avanziamo: con l’arrivo dei transistors scendevano i costi e si aggiungevano batterie al telecomando svincolandolo totalmente dall’apparecchio tv come successe nel 1960.
Nel 1970 si integrarono più funzioni dato che i televisori richiedevano sempre più opzioni oltre alle basiche (canali, acceso/spento e volume).
La BBC con il Ceefax Teletext fù l’artefice del seguente cambio con l’oramai conosciuto Teletesto ed inoltre cambiava parametri “nuovi” come contrasto, luminosità, colore. La stessa BBC si dette da fare ed incaricò a vari fabbricanti di apportare tali modifiche. La principale artefice fù la ITT la quale più tardi dette il nome al celeberrimo Protocollo ITT di comunicazione infrarossa. Da allora i cambi sono stati veramente minimi dal punto di vista concettuale: dal ’80 in poi l’infrarosso essendo molto stabile e creando pochissimo grado di interferenza, divenne standard sino ad i giorni nostri ed ogni tv riceveva inoltre un informazione codificata e stabile. Nell’87 uno dei fondatori di Apple, Steve Wozniak, creò il telecomando universale con il modello CORE costruito da una fugace empresa chiamata CL9. Questa ultima idea ha creato la possibilità di usare un solo telecomando per più apparecchi. Tecnologìe come l’HDMI aiutano anche loro ad inviare comandi oltre all’audio e video. Per il resto si è aggiunto soprattutto lifting e design a parte di integrare nuove funzioni comodissime ma non indispensabili alla funzionalità base di “telecomando”. Il più impressionante ed attuale è senza dubbio l’Harmony One di Logitech che incorpora un TFT LCD tattile che ci lascia una programmazione di tipo visuale. (dal primo Zenith, al CORE9, all’Harmony One nelle immagini)
(via Xataka)