jueves, 5 de agosto de 2010

L'addio di Google Wave

(via Alt1040)

Quello che doveva essere il modo di rivoluzionare la web 2.0 (e sul quale noi, nel 2008 avevamo creduto molto) non ce l'ha fatta. Google Wave chiude i battenti: non del tutto, il servizio resterà attivo ma sono terminati gli aggiornamenti portandolo ad una lenta morte. Ma cos'è successo al servizio più rivoluzionario del mondo se già nel 2009 nella nostra inchiesta molti lo davano già come un flop assicurato? Innanzitutto crediamo fermamente che il sistema di inviti oggi non sia più viabile: c'èra chi li vendeva persino in eBay ai curiosi e non li sfruttavano coloro che realmente erano potenziali interessati alla piattaforma. Altro fattore da tenere in considerazione è stata sicuramente l'eccessiva difficoltà d'uso. Lìnterfaccia non è chiara e tende a farci disorientare continuamente. altro fattore importante è stata la cattiva pubblicità: per la prima volta Google lanciava in modo incredibile un prodotto abbandonandolo poco dopo. Oggi nel settore informatico le cose durano solo se giorno dopo giorno se ne continua a sentire parlare altrimenti vengono passate all'oblio.
Per tornare al sistema di inviti, resta una parte determinante nel funzionamento della struttura: Gmail funzionò benissimo con questo sistema poichè coloro che erano invitati la usavano continuamente con la posta: un sistema di inviti per qualcosa di simile ad una rete sociale ha creato un piccolo gruppo di utenti legati tra loro ed ha fatto si che la cosa, raggiunto il culmine, si è fermata non avendo nessuna attività nuova. Ci spiace non poco data l'aspettativa creata da un gigante come Google che, normalmente, fà le cose per bene ma non disperiamo: la tecnologìa Wave sarà prestissimo utilizzata in altri eccellenti prodotti.
Un applauso a Google, invece che, a differenza di altri, riconosce i propri errori.

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