viernes, 12 de septiembre de 2008

Racconto d'estate


Una delle telefonate che più temiamo noi che ci dedichiamo per divertimento, passione o lavoro al mondo dei computer è quella richiesta di aiuto per lavori sommamente faciliche qualunque sappia leggere (un manuale) potrebbe risolvere senza problemi con poco sforzo. Ho ricevuto chiamate di tutti i tipi:tra le più salienti l’apertura di porte del router per usare Emule, le finestre”volanti” con foto porno che appaiono all’improvviso, file cancellati per errore, Spybot e vedrai che bello……raccomando sempre. Una di queste chiamate ricevute in Luglio procede da due amici che vivono insieme e fanno le corse per dimostrare all’umanità chi dei due è più inetto con il computer. Sisono comprati un portatile ed hanno un grave problema. Ascolta! Perchè non passi un momento e ci installi Office?Va bene, gli rispondo. Pensi subito che è una cosa di 15 minuti pertanto va bene qualunque momento “morto” del giorno per un’impresa di “magne” dimensioni. Così chiamo. Ascolta, sarò li in 20 minuti. All’una e mezza ho un appuntamento così avremo mezz’ora, tempo d’avanzo. Ci vediamo.
Arrivo alla loro abitazione e uno di loro apre, l’altro non cè. Dei due c’è il più inetto e lo avverto: solo installo e le spiegazioni un altro giorno con più calma. Il portatile è un Toshiba comperato di seconda mano o “rivulcanizzato”, non faccio domande. Windows XP Home Edition con il proprio antivirus collocato. Gli chiedo i dischi di installazione di Office con relativo numero di serie. Glieli chiedo perchè sò per certo che posseggono gli originali e non è gente da copie pirata. Uno dei due è avvocato e sia per lavoro che per principio ha tutto legalizzato. Mi porgeil pacchetto avvolto ancora nel cellophan constatando che per loro la semplice apertura di un pacchetto simile è una avventura titanica.
Mentre gli espando gli orizzonti digitali spiegandogli le caratteristiche principali del portatile, apro il pacchettino di Office 2007 Basic. Mamma mia!!!! Non contiene il CD!!! Non può essere, guardo bene e risulta che no, non c’è il CD. Come mai? All’amico inetto in computers gli chiedo dove hanno comprato il software e mi spiegache in un grande magazzino qualsiasi il cuinome comincia in F e non finisce in INGLÊS. Guarda un pò: ti hanno venduto solo il numero di serie cosìcchè aspetta e vediamo perchè. Ah, ecco perchè!!! Questa versione và scaricata da Internet. Hai Internet? Con faccia da NO mi conferma la peggiore delle opzioni. No, ancora non l’abbiamo messo. Beh, veramente ce l’abbiamo, vedi se sei capace di configurarmi questo Movistar e evitiamo di chiamare i tecnici.
Hanno comperato il Kit PCMCIA 3G di Movistar anch’esso perfettamente li, sigillato. Rassegnato, installo il kit, conffiguro il Desktop Movistar, 2 chiamate e riusciamo ad avere Internet. Con tutta questa avventua è già l’ora del mio appuntamento e gli dico che vado e tornerò alle 8 e mezza della sera. A quell’ora arrivo di nuovo nell’appartamento sapendo già che all’uscitanon avrei installato Office. Sesto senso. Lo sapevo perchè non sarebbero stati 30 mega da scaricare e lo avrebbero dovuto lasciare scaricare tutta una notte ed io tornare il giorno seguente. Avevo 40 minuti per tornarmene a casa a sistemare le mie cose e quindi vado alla pagina Internet di Microsoft che mi indica il foglietto illustrativo. Posso scaricare le versioni Trial, Professional, Basic…ecco…la Basic mi interessa. Inizio il processo. Parte bene perchè il bottone di validazione non funziona. Come unidiota esco dalla pagina, rientro, scollego e ricollego, niente. Hanno Explorer 6 ed è probabile che per risolvere abbiano bidogno della versione 7. Lo scarico. Approfittiamo per una birretta dato che non mi piacciono le birre. Al ritorno funziona grazie ad Explorer 7. Con tutto questo superiamo i 40 minuti prefissi e mi metto le “pile” per accellerare. Metto i dati della registrazione e, incredibile, mi chiede un utente Passport. Da ridere ma vero. Gli chiedose ne posseggonouna e mi guardano con faccia da: “che roba è?”. Gli dico “Messenge,quelli della messaggeria istantanea” e mi rispondono che “no, non facciamo chats”. Gli chiedo l’indirizzo di posta e li registro io,tutto a velocità 3G evidentemente, lentino lentino. Mettono la loro password nella posta e alla fine accediamo al maledetto Office. Non hanno aria condizionata e il sudore mi stà colando sino ai piedi. Lo lascio scaricando a tempo di tartaruga e me ne vado. Alle ore 23 miarriva un SMS che dice “la connessione si è bloccata e ha smesso di scaricare”. Il giorno dopo chiamo il più “inutile” dei due e gli chiedo la password di Passport assicurandogli che non la userò per altro che scaricare Office, già che è la stessa password che usano per la posta. Poi ricordo che avrei potuto entrare con ilmio utente ma con il panico dell’associazione al numerodi serie……
Scarico circa 500Mb. Masterizzo un CD e il pomeriggio, per terza volta, torno a casa loro. Arrivo alle 14 convinto che penseranno che non posseggo una minima idea dell’informatica e gli faccio perdere tempo con problemi miei. Installo e mentre aspettiamo mi scappa un commento: “non è strano che la gente usi i programmi pirati: con tutti questi problemi e persino dover pagare…” . Si, risponde uno mentre l’altro guarda l’orologio e non dice nulla.
Con lasensazione di una figura di m…a e la sicurezza che fuori dalla professione non farò mai più un installazione di Office “aggratis” come favore personale, vado a fare due passi allontanandomi da queste sciocchezze. Tutto per un triste CD che sicuramente,dato il livello di vita, si sarebbero potuti permettere.
P.S. Questa storia è basata in fatti fittizi e qualunque similitudine con la realtà è puramente casuale. O no?

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