(via Engadget)
Si, Apple torna a dare nota di sè in una questione che, questa volta, nulla ha a che vedere con la informática. Risulta che alcuni utenti che hanno chiesto riparazioni in garanzia, si sono visti rifiutare la riparazione in quanto, essendo fumatori, gli apparati ne riportavano i “Segni”. Apple allega che gli apparati che vengono usati dai fumatiori sono “un rischio derivato dal fumo di seconda mano” ed aggiungono che i loro tecnici correrebbero un pericolo maneggiando prodotti tossici. Sinceramente, lasciando a parte la questione di essere fumatore oppure no, certe notizie non stupiscono più dato che i livelli oramai raggiunti dalla stupidità umana sono elevatissimi e molto noti. La questione grava severamente sulla reputazione di Apple per vari motivi: primo tra tutti è il fatto che nel contratto AppleCare non è riportato in nessun punto la possibile esclusione della garanzìa nel caso che il pc o l’apparato in questione sia esposto a uno o più fumatori. L’altra più alta questione è data dal fatto che molti governi, pur avendo regolamentato la possibilità o meno di fumare in certi ambient, non lo proibiscono specificamente in ambient informatici in generale e la vendita di sigarette, nocive o meno che le si voglia o debba considerare, è legalizata in quasi tutti i paesi del globo. Ora, a radice di queste piccole considerazioni, sembra che Apple stìa cercando un pretesto di, forse, non farsi carico dei propri doveri (copertura della garanzìa) sui propri prodotti o dobbiamo pensare a qualcosa di più occulto?
Ringraziamo vivamente quelli di Cuppertino per farsi carico dei nostri problema di salute ma credo che tanti anni all’ombra di Microsoft abbiano generato una serie di conseguenze preoccupanti.
Seguiremo gli strascichi legali per vedere dove finisce la cosa….ma una domanda che sorge spontanea è: se mandiamo a riparare un Apple che è stato esposto a sorgenti radioattive, se ne accorgeranno?
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