jueves, 10 de diciembre de 2009

Artisti uniti contro le discografiche dalle quali sono stati “piratati”


(via Alt1040)

Le compagnìe discografiche sono una entità abastanza complicata. Da una parte vorrebbero (e non sempre possono) castigare i “pirati” con tutte le loro forze. In molti altri casi i pirati sono loro generando mixtapes che vendono carissimi senza avere diritti su nessuna canzone pubblicata. A volte cantante e gruppi hanno portato le case discografiche in tribunale ma ora hanno iniziato a mobilizzarsi unendosi in un maxiprocesso contro gli affiliati alla CRIA (RIAA del Canadà).

Per il momento Warner Music, Sony, BGM Music, EMI Music e Universal Music hanno accumulato multe da 50 milioni di dollari ma, secondo gli avvocati, potrebbero pagare (tutte insieme) circa 6mila milioni di dollari. Dovrebbero guardarsi in casa prima di chiamare pirati i cittadini….. (che non generano benefici con le loro “scariche”)

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