lunes, 8 de febrero de 2010

Brasil vuole innovare in materia di diritti d’autore


(via Alt1040)

Un altro anno a Sao Paulo con il “sarao geek” Campur Party Brasil dove migliaia di giovani e non tanto si sono riuniti in un immenso recinto con i propri computers per giocare, parlare, compartire ed ascoltare molti guru del settore. Scenario persino di Dilma Rouseff, successore di Lula per parlare della strategìa che Brasile seguirà rispetto al tema dei diritti d’autore e sembra essere completamente opposta che nel resto del mondo. Secondo Rouseff loro si negano a criminalizzare gli internauti, chiudere web’s o convertirsi in complici delle società che “gestiscono” certi diritti d’autore.

Vogliono apertamente allontanarsi dai sistemi adottati in Usa, Spagna, Francia o Regno Unito e presenteranno per questo una nuova legge che contemplerà tra l’altro:

Liberazione materiale scatalogato per uso pubblico

Compensare gli artisti con canoni alle Teleco

Internet come diritto base

Copia privata come diritto base

L’idea Brasiliana è ottenere varie cose: lasciare chiaro a livello internazionale che innovano in materia di legislazione di diritti d’autore, attrarre aziende tecnologiche straniere (non come Argentina n.d.r.) e rivitalizzare l’industria culturale nazionale che sta passando momenti orribili.

Un movimento importantissimo poichè sarà l’unico paese del mondo ad andare controcorrente (a favore dei cittadini) e soprattutto servirà per valutarne i risultati reali.

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