sábado, 13 de febrero de 2010

La Corte Norvegese non accetta una appellazione per far si che un ISP blocchi The Pirate Bay


(via Alt1040)

Quando le compagnìe “antipirateria” si resero conto che chiudere una web dove aloggiavano contenuto con copyright non era molto facile dato che avevano i server in paesi dove è legale, iniziavano a denunciare gli ISP (internet service providers) per “complicità” ed alcuni tagliarono i collegamenti per paura. In Marzo 2009 la IFPI, la MPAA ed altri studi cinematografici chiesero a TELENOR, l’ISP più grande di Norvegia, di bloccare The Pirate Bay per le buone o li avrebbero portati davanti alla corte. Ragnar Kårhus, direttore di Telenor si rifiutò e se volevano portarlo a giudizio che lo facciano senza problemi. A Novembre il verdetto fù a favore dell’ISP e la corte non dette nessuna ragione agli antipirati. Il crimine di Telenor? Contribuire con la vilazione del copyright per avere una struttura che permette agli utenti di The Pirate Bay di accedervi e scaricare contenuto “illegale”. La corte rispose che fabbricare armi non rende complici di omicidio.

E gli utenti continuano ad accedere a TPB senza problemi.

Vedremo adesso cosa succederà con gli ISP Italiani: si arrenderanno o lotteranno? E i loro utenti si muoveranno compatti in conseguenza?

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