(via ALT1040)
Un giudice di Dusseldorf ha dettato la seguente sentenza: Rapidshare non è responsabile dei contenuti con copyright e delle eventuali infrazioni commesse dai propri utenti. Chiaro? Sembra proprio di no. Le discografiche e produttrici continuano a pompare acqua fuoribordo mentre la barca affonda, questo è chiaro. Le denunce ai siti come Rapidshare, Youtube e P2P in genere continuano ad accumularsi mentre i giudici, con il buonsenso, riconoscono come tali servizi offrono un hosting più o meno gratuito ma non possono (e non debbono per questioni di privacità) controllare i contenuti. Capelight Pictures quindi ha perso il giudizio (anche in senso letterale). Per le infrazioni, quindi, ognuno sarà responsabile delle proprie azioni ed ogni utente dovrà attenersi alle leggi in vigore, non alle case di produzione che dovranno beneficiare dei propri diritti come qualunque altro cittadino. Rapidshare quindi stà gestendo un proprio mercato legale.
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