miércoles, 16 de junio de 2010

Papyre 6S Alex: regola confermata. Il colore e la qualità vanno relativamente poco d'accordo.


(via foro Papyre)
Il Papyre 6S Alex, conosciuto con moltri altri nomi in altrettanti paesi nei quali è importato, è un curioso dispositivo che non può passare inosservato. Noi lo ricordiamo per aver scatenato una "battaglia" giudiziaria l'anno passato essendo stato probabilmente incaricato da Barnes & Nobles i quali poi decisero di adottare il NOOK. Storia a parte, Grammata ha recentemente deciso di portarlo sulla pelle di toro sottoforma di Papyre 6S Alex presentandolo sottoforma di erede del papyre 6.1 ma con un successo molto differente: nei vari fori se ne parla appena così come di tutti i dispositivi similari con parti del display a colori o gadget vari di tipo WiFi, 3G, altoparlanti ed altre cosette che ne aumentano il consumo energetico e le dimensioni peggiorando oltretutto la qualità di lettura. Sul colore la questione è chiara: Apple con il suo iPhone 4 ha aumentato la definizione a scapito della autonomia, la tinta elettronica a colori è lontana, l'LCD è inutilizzabile per leggere, idem con la tecnologìa led che costa molto e dura poco. I libri elettronici d'altra parte non hanno bisogno del colore: le riviste si e per questo il colore sarà il benvenuto quando tecnologicamente funzionale. Sull'Alex sinceramente, quella parte colorata in basso ci pare solo un richiamo per le vendite che non ha trionfato. Ed allora la tinta-e continua ad essere la padrona del mercato lasciando il colore a...coloro che non leggono ma semplicemente sono attratti dalla novità.

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