Ask nacque molti anni or sono e da ben un lustro stà cercando qualunque maniera di sopravvivere ma tutto è stato inutile. Barry Diller, responsabile e CEO della compagnìa dice di tornare a centrarsi nel settore dove funzionavano meglio: domande e risposte. E la nuova decisione toccherà direttamente circa 130 ingegnari dall'Inghilterra alla Cina che sino ad ora hanno potuto mantenere lo sviluppo degli algoritmi di ricerca mantenendosi però in un posto molto secondario senza vedere neppure da lontano colossi come Yahoo, Bing e Google. L'ultima manovra attuata, una molesta pagina di inizio di Ask come pagina principale forzata al momento di installare qualche programma, ha probabilmente conseguito un risultato inverso: innervosire gli utenti. Comunque sia quando una azienda chiude i risultati sono sempre e comunque negativi per tutti.
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