lunes, 15 de diciembre de 2008

Hai mai provato l’Ham radio?


L’HAM Radio, ma anche il radioascolto (SWL) sono discipline hobbistiche che godono di una larghissima traiettoria, tradizione ed interesse tecnico / scentifico. Basti pensare al cammino che và da Guglielmo Marconi sino al GPS attuale per rendersi conto di tutta l’evoluzione della trasmissione radio che ha permesso tra l’altro di adottare il primo sistema di trasmissione dati seriale/binaria: il CW o Radiotelegrafia. A partire dagli anni ’60 in totale assenza di cellulari e computers a livello hobbystico, la ricetrasmissione radio era l’hobby probabilmente più interessante dal punto di vista tecnico / scientifico. Con l’avvento dei suddetti apparecchi, la radio si è atrofizzata e al tempo stesso le sue ceneri sono rinate trasformate (vedi le radio con connessione a internet), anche se, il fascino dell’ascolto sulle onde corte e il “curioso” ascolto delle onde VHF e UHF non ha mai perso il suo interesse. A tutt’oggi esiste, anzi, sopravvive ai cellulari ed a Internet, un interessante anche se ridotto mercato di apparati di ricezione prodotti da una delle aziende più prestigiose al mondo in questo settore: la Icom America. L’apparato attualmente più completo è l’Icom ICR-SW 2500. La funzione di base di questo apparecchio è la sua capacità di farci ascoltare praticamente tutte le emissioni dello spettro radio utilizzato: da 100Khz a circa 2500Mhz intutti i modi di emissione possibili: AM, FM, CW (telegrafia), SSB (banda laterale LSB e USB) come pure RTTY (telescrivente), Meteofax, SSTV (televisione a scansione lenta). L’apparato in questione risulta particolarmente interessante poichè unisce al tempo stesso la passione per la radio e quella per l’informatica. Vediamo come.
Già al finale degli anni ’70 svariati apparecchi radio iniziavano a presentare una presa, normalmente RS-232, che permetteva di inviare un dato numerico all’apparecchio per sintonizzarlo su una determinata frequenza e modo di uso. I più esperti in programmazione potevano crearsi piccole (o grandi) basi di dati per poter memorizzare tutte le frequenza che meglio si ricevevano dalla loro zona di ascolto. Fù solo alla fine degli anni `80 che Icom, Yaesu ma persino Sony ebbero a loro disposizione la possibilità di rimpicciolire questi apparati tanto da renderli letteralmente da taschino (vedasi l’ICF-SW100 di Sony che era all’epoca ed è tuttora realmente impressionante) anche se l’aspetto più interessante era la capacità di memorizzare migliaia di frequenze assegnandogli un etichetta di testo. Se per esempio a 121,xxx avevamo una ricezione della banda aerea era sufficente memorizzare la frequenza con l’etichetta “Aereoporto” e poi all’occorrenza ricercarla con il proprio nome come in un comune database. Sembra banale oggi ma all’epoca si trattava di una radio con un “computer” a bordo senza la necessità di sintonizzare manualmente tutte le stazioni. Come dicevamo, l’ultima generazione di apparati ICOM è andata ben oltre. Attraverso la connessione USB gestisce con il PC una banca dati pressochè infinita e possiamo programmare i limiti di scansione (es. da 100 Khz a 500 Khz), il passo (es. 5Khz) ed il modo (es. AM) e la radio si incaricherà di analizzare tutta la gamma descritta nei modi scelti e, dopo un tempo determinato ci informerà per esempio che a 152 Khz AM c’è stata attività a una determinata ora. Utilissimo per cercare trasmissioni quando non sappiamo l’esatta frequenza nè l’orario esatto. Il prodotto, non disponendo come sarebbe logico, di pannello di controllo, possiede un interfaccia molto professionale attraverso il pc: come appare nella foto, la radio è virtuale e potremo maneggiarla comodamente attraverso il mouse. Naturalmente se preferiamo qualcosa di più compatto ad esempio per un viaggio, è disponibile opzionalmente un pannello tradizionale che lo farà assomigliare ad una comune autoradio e il controllo seppur manuale sarà semplicissimo in quanto guidato da un display LCD di ampie dimensioni. E chissà per quanto ancora sopravviverà il fascino di ascoltare le bande tropicali nelle notti estive o la semplice curiosità di scoprire ciò che succede nella nostra città attraverso i servizi pubblici........

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