miércoles, 17 de diciembre de 2008
Ultraportatile: per tutti o per chi?
Parlando con un amico dell’ AspireOne, si stava documentando sulla possibilità di acquistarne uno, tanto chiedendomi un parere personale che documentandosi nella web sui prodotti attualmente in commercio. Vista la confusione che si è creata da tempo intorno alla offerta di prodotti tecnologici, ho cercato di dargli qualche idea su come orientare l’acquisto. Idee che come sempre sono del tutto personali dato che nel mondo non esistono 2 computer che vengano impiegati in maniera del tutto identica dato che i rispettivi proprietari avranno (seppur piccole) alcune differenze nelle loro necessità.
Un aspetto interessante è il fatto che certi prodotti dovrebbero possedere caratteristiche tecniche “equilibrate”. Nel mio caso particolare considerai 2 opzioni: l’Aspire One, che esteticamente mi piacque in maniera particolare, e l’Asus Eee 901, ambedue in versione XP con HDD classico ma, indipendentemente dai gusti personali siamo davanti ad una seconda generazione che ha superato limiti di potenza, dimensioni del monitor e memoria di massa. La generazione di UMPC che si stà affacciando invece è nettamente superiore (troppo per miei gusti) con processori che si avvicinano al Centrino2 ed oltretutto grandi limitazioni dovute ad un incremento delle dimensioni geometriche (TFT da 10”) e conseguente consumo eccessivo della batteria. Evidentemente c’è da notare che questa categoria di portatili vuole essere il “massimo nel minimo” ovvero sacrificare le prestazioni al minimo possibile in dimensioni ridotte. Imperativo quindi mantenere un sistema operativo “standard”, una tastiera che possegga dimensioni tali da non premere 3 tasti con una sola `pressione ed un TFT leggibile. Nel mio caso considerai che 8,9 pollici erano sufficenti, 1Gb di ram ottimale per XP e 120Gb di disco, beh, avanzano. Tutto sommato in questi pc dobbiamo avere navigazione Internet, Office, posta elettronica, data bases e qualunque tipo di lettore elettronico a mò di e-book ovvero: quanto basta per muoversi totalmente informati e documentati. Il passaggio a un 10 pollici sarebbe stato trascinarsi dietro un portatile “quasi” standard”. Evidentemente, come è successo nelle fotocamere digitali con il numero eccessivo di megapixel, questo non durerà a lungo. L’ansia di avere sempre più caratteristiche (per cosa?) porterà in breve ad avere piccoli mostri con una autonomia di pochi minuti e dimensioni discutibili per non parlare del caricatore/adattatore a 220V di dimensioni e peso superiori al portatile stesso. C’è da ricordare che la tecnologìa nelle batterie non è evoluta allo stesso passo delle macchine come nel caso belle ultime pda-cellulare: veri gioielli con circa 4 ore giuste di autonomia. In un 10 pollici ugualmente non potremo usare giochi di ultima generazione oppure nuove versioni di Photoshop e dovremmo comunque ricorrere al pc da scrivania o, in qualche caso, ad un portatile da 1000€ ed oltre.
Riassumendo: gli Ultraportatili o SubNotebook vanno bene così: questo è il momento giusto per il loro acquisto coscenti dei vantaggi (e limitazioni) che posseggono. Qualunque avance tecnologico da ora in avanti li migliorerà tecnicamente, senza dubbio, ma a scapito di qualcosa che limiterà il loro rapporto portatilità / prezzo / autonomìa. Speriamo in un grande avance delle batterie ed accumulatori.....
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