sábado, 20 de diciembre de 2008
Il primo occhio elettronico e le fotocamere digitali.
(via Xatakafoto)
Ci annunciano gli amici di Xataka che scientifici di EE.UU. hanno conseguito quello che si puòconsiderare il primo occhio elettronico. Come? Disponendo i sensori CCD in una lamina curva e flessibile. Per la prima volta nella storia ci sono riusciti evitando di rompere o interrompere i circuiti che uniscono i sensori o provochino cortocircuiti. Questa prima prova possiede solo 256 pixel ma non è che il primo passo in una tecnologìa che avanza a partire dall’interesse bioscientifico (sostituzione di retine danneggiate) potrà avere un’ottimo futuro anche nella fotografìa di ultima generazione. Forse nonne siamo totalmente coscentima negli ultimi 150 anni la fotografìa è riuscita a portare a un piano bidimensionale quello che nella realtà è 3D evisto dauna semisfera (il nostro occhio). E ci ha abituati a captare la foto perdendo la prospettiva, fatto relazionato con quello di possedere 2 occhi. Quindi abbiamo convissuto con molto meno campo dinamico, prospettiva modificata e perditadella vista laterale. Ma l’aspetto immediato più importante sarà quello di annullare le aberrazioni duovute al mantenere le proporzioni che esistono al passare ad un piano che non è. Abbiamo approfittato la tecnologìa attuale almassimo ma ciò non vuol dire che queste nuove scoperte non possono aprire il passo a nuovi confini e non sappiamo neppure dove arriverà.
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