Il vecchio modello informatico (W98, Xp etc....) esigeva la chiusura dei programmi aperti e non utilizzati. Era normale, d'altra parte, liberare la memoria usata per lasciarla disponibile ad altri servizi indispensabili. Questa vecchia verità, oggi leggenda urbana, vorrebbe chiarire l'inutilità di programmi che, chiamati Task Killer, permetterebbero migliori prestazioni alle nostre PDA ma anche sui nostri pc Win7 e Linux/Ubuntu ma otteniamo in realtà l'effetto esattamente contrario. Vediamo il perchè.
Unused ram is wasted ram
Il nuovo sistema parla chiaro: ram non usata = ram sprecata. Il sistema apre i servizi essenziali in ram e ogni programma lanciato permane addormentato al lancio del seguente programma. E così via dato che ognuno occupa una quantità sufficente di ram sino ad esaurimento, momento nel quale in ordine inverso il sistema chiuderà applicazioni per guadagnare spazio. Ogni programma "parcheggiato" avrà quindi la possibilità di riattivarsi a nostra petizione senza dover ripartire da zero con eccessivo "costo"in ternime di risorse.
Il TaskKiller crea problemi?
Certamente. La chiusura di un programma "brucia" risorse, consuma batteria e non proporziona ulteriori prestazioni liberando la memoria che resta inutilizzata. In cambio riaprire il programma consumerà altre risorse preziose soprattutto energetiche dato il fattore chiave che gioca la batteria in palmari, portatili e tablet.
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