lunes, 21 de abril de 2008

SACD - speciale tecnologie perdenti




Questa volta tocca invece al SACD ed al DVD Audio: chi li ricorda? Se Blu-Ray e HD-DVD rappresentano l'alta definizione in video, anche i CD hanno (ebbero) la propria evoluzione all'alta definizione con questi due oramai obsoleti sistemi, due formati incompatibili tra loro che si fecero concorrenza e nonostante tutto nessuno dei 2 ebbe un trionfo. Iniziamo dal Super Audio CD (SACD) sviluppato da Sony e Philips, le stesse compagnie ideatrici dello stesso CD. Usando la tecnologia del DVD permise integrare molta piu' informazione dei CDs convenzionali e per tanto offrire molta piu' qualita' usando una differente codifica conosciuta come Direct Stream Digital che permette frequenze di campionamento di 2.8224 Mhz a fronte dei 44.1 kHz dei CDs. Per renderli compatibili con questi, esistono differenti tipi di SACD anche se il piu' usato e' l'ibrido che include uno strato (layer) compatibile con i lettori di CD comuni ed un altro layer compatibile solo con i lettori SACD.
Altri tipi di SACD includono solo le parti SACD con 1 o 2 layer e con diverse capacita'. Nel caso invece del DVD Audio, che anche lui offre molta piu' qualita' del CD, si puo' ottenere un campionamento a 192kHz sino a 24bits anche se e' piu' frequente che all'utilizzare canali multipli la frequenza si riduce a 96 kHz. Questa e' una delle caratteristiche piu' interessanti tanto del DVD Audio che del SACD, la possibilita' di offrire il sonoro avvolgente reale includendo nel disco tutti i canali separati a fronte del CD che dispone solo del suono stereo. Ma questo aumento della frequenza di campionamento vale la pena? Si nota realmente l'aumento della qualita'?Dipende da vari fattori. Per primo un impianto all'altezza che a questi livelli risulta essere proibitivo per la maggior parte degli "umani" dati i costi irraggiungibili. In secondo luogo molti di noi (la maggior parte) non possiede un orecchio capace di discriminare tra i due sistemi riservando queste differenze a pochi eletti e, nella stragrande maggioranza dei casi, alla strumentazione tecnica. In piu' la qualita' dipende dalla sorgente del sonoro. Se la registrazione originale non arriva a 44kHz (l'orecchio nota acuti normalmente sino a 16kHz e in casi rari a 20kHz) e semplicemente si e' fatto un unsampling al materiale la qualita' rimarra' la stessa. Prova di tutto questo e' che nessuno dei 2 formati, appunto, trionfo' nel mercato a nessun livello, nemmeno nel settore professionale. In generale siamo oltremodo soddisfatti del CD convenzionale e le opzioni multicanale offerte dal digitale possono arrivare ad essere la cosa piu' interessante (a livello effetti, non qualitativamente:non ascolteremo mai una orchestra girati di spalle....) richiedendo comunque una serie di altoparlanti di qualita' dei quali normalmente non disponiamo. La lista dei dischi in questi formati non e' molto grande comunque si trovano titoli che sono gia' dei classici. Nel DVd Audio c'e' per esempio il Black Album dei Metallica, Hotel California degli Eagles e molte opere di classica. Dimostrando che la Playstation3 ha (o aveva) uno spirito multimedia completo, le prime versioni disponevano della compatibilita' con il SACD (lo sapevate?) anche se a partire dalla fine del 2007 hanno perso questa singolare caratteristica per ragioni ovvie (riduzione dei costi).

(via Xataka)