lunes, 28 de abril de 2008

Simon, 30 anni di memoria colorata.


Nel 1978 appariva un originale gioco elettronico che combinava memoria, colori e suoni. Era Simon.
“Il mio nome è Simon e sono un computer...” Così si presentava 30 anni or sono un gioco finalmente differente dal resto. La missione era apparentemente semplice: dati 4 bottoni sonori colorati e luminosi dovevamo leggere una sequenza colorata/musicale che lampeggiava e attraverso la pressione di detti bottoni ripeterla. Dopo i primi 5 livelli non ho ricordo di nessun adulto che riuscisse a proseguire per un livello realmente difficile.
Molti tra noi lo ricorderanno bene. Altri invece lo considereranno un prodotto della retrotecnologìa sconosciuto come “Travolta e la sua Febbre del Sabato Sera”.
Simon possedeva 3 modi di gioco tra solo contro il “computer”, in compagnìa e contro altri avversari. La difficoltà sembrava avanzare all’infinito. Seguirono varie copie come pocket simon da taschino ed una versione persino quadrata ma il successo dell’originale non fu mai ripetuto.
Consideriamo Guitar Hero e Brain Training i suoi naturali eredi attuali ma lui segue essendo l’originale e indiscusso. Per questo il prossimo fine settimana cercherò di ritrovarlo in cantina e metterlo in bella vista. Oramai non ha più l’età per stare lì abbandonato (io nemmeno).

(via Clipset)