miércoles, 30 de abril de 2008

Speciale tecnologie perdenti: Virtual Boy




Virtual Boy

Chiudiamo lo speciale con un prodotto all’epoca molto innovativo e quasi incredibile: Virtual boy di Nintendo, una consolle capace di visualizzare grafici in 3D. Anche se si tratta di un prodotto più o meno recente (apparve quasi contemporaneamente alla Playstation) solo permetteva immagini monocromatiche data la tecnologia che integrava. Nintendo chissà perchè spinse poco il prodotto sul mercato facendola uscire anticipatamente e centrarono gli sforzi sulla nintendo 64, fattore che influì sullo scarso esito del prodotto. Virtual Boy possedeva una CPU Nec da 32 bits a 20Mhz con risoluzione di 284 x 224 píxel ottenuti in maniera curiosa. Era un array di 224 leds e una serie di specchi oscillanti a grande velocità per generare l’immagine finale. Questo generava una lieve vibrazione/rumore e un consumo elevatissimo per muovere tutti i motori contemporaneamente.
I led erano rossi (monocromatico) essendo i più economici in costi e consumi dell’epoca e possedevano meno dispersione di luce. A parte questi fattori il costo del prodotto era abbastanza elevato, circa 180$, che ebbe un impatto negativo nelle vendite.
Il controller era interessante con un design simile alla Play cun un paio di controller digitali che permettevano il controllo sui 3 assi. A questo si ponevano le 6 pile AA che alimentavano il tutto. Nonostante non era un prodotto portatile per 2 ragioni: necessitava una superfice piana per appoggiarsi ed un uso in movimento (es. In auto) avrebbe danneggiato seriamente il meccanismo degli specchi. La povera presentazione del prodotto unita al disastroso successo fece sì che il prodotto non arrivasse in Europa (solo Giappone ed EEUU) con scarsissimo esito (vennero prodotti un catalogo di 22 giochi) ed all’anno seguente della uscita in commercio si cessò la produzione.



(via Xataka)