lunes, 18 de enero de 2010

Cina, Google, Explorer ed errata corrige....


Pochi giorni or sono, pubblicammo una notizia inerente al fatto che Google si sarebbe ritirato dalla Cina a causa di una serie di dissapori tra il gigante Asiatico e il colosso di Internet. Ci sembra opportuno, passati alcuni giorni, di chiarire il come e il perchè dei fatti. Innanzitutto dobbiamo scusarci con i lettori per la notizia troppo scandalistica (ma molto soft rispetto alla realtà..): Google non se ne è andato; Google se ne andrà. E non è la stessa cosa. Evidentemente Google è un azienda e, come tale, vorrà dimostrare quanto è forte in questa trattativa oppure andarsene a testa alta per mantenere una propria dignità. Nessuna diplomazìa lo ha fatto sino ad oggi: non c'è nessun dubbio. Nei fatti, questa vicenda è iniziata quando il governo Cinese è entrato nei profili e-mail di alcuni attivisti per i diritti umani in Cina, tanto residenti nel paese come Americani ed Europei. A Google, evidentemente la cosa non è andata giù anche se per perpetrare questa azione, gli hacker del governo Cinese hanno approfittato di una nota vulnerabilità dell'Internet Explorer di Microsoft tanto che questa mattina il governo Tedesco ha consigliato alle imprese del proprio paese di usare un qualunque altro navigatore per realizzare le proprie operazioni, soprattutto contabili. Sulle debolezze di Explorer ne sappiamo abbastanza ma la questione è distinta: Google come è ben noto, è un colosso Americano che muove moltissimi dollari e, pur non avendo tolto tuttora le tende dalla Cina, ha scatenato fortissimi conflitti a livello diplomatico tra i due paesi. Questa notizia ci conferma una volta in più che anche la politica viene decisa nel ciberspazio che conta su di una comunità compatta e senza pregiudizi. Staremo attenti ai prossimi eventi su questo Blog.

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