miércoles, 28 de abril de 2010

L’Unione Europea lavora in un documento elettronico comune.


(via Engadget)

L’Unione europea risale agli anni ’50 e da allora le cose sono veramente cambiate a livello di frontiere, mercato e moneta. Quello che manca, anzi, è mancato sin dall’inizio, è un documento unico di identificazione al puro stile Americano (per cambiare, dobbiamo prendere esempio da loro). Effettivamente se ne sente la mancanza poichè, sembri incredibile, sulla documentazione personale non c’è assoluta chiarezza. Nell’esempio più prossimo a noi, la Spagna, obbliga a qualunque cittadino comunitario con residenza in questo paese a cambiare forzatamente la patente dopo qualche mese di stanza. E non è tutto: per un contratto di compra vendita è sufficente una carta di identità qualsiasi ma per le banche può esere necessario il passaporto o la cosiddetta “carta verde con numero del NIE”. E questa carta viene rilasciata a coloro che hanno preso la residenza solo dopo il 2007 mentre achi era in regola anteriormente non c’è rinnovazione alcuna ma i vari uffici possono chiedere documenti impossibili. Ed allora il ministero di Industria, Turismo e commercio, Telecomunicazione e società dell’informazione comunicano l’accordo di un documento elettronico unificato in tutta Europa. Bellissima ma tardiva notizia. Ed un altro dubbio ci assale: quando sarà presentato, nel 2015, funzionerà così male come l’attuale DNI-e Spagnolo?

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