(via Xataxa)
La stupidità umana può arrivare a livelli impensabili. Il fatto che questo mondo, per "difettoso" che sia viaggia verso le "aperture" è una certezza ed Internet è stata probabilmente la causa scatenante, a parte la globalizzazione che muove i poveri nei paesi ricchi ma questo è un altra questione. L'argomento di oggi è un'altra constatazione di come a molte aziende piace giocare ad essere dio e questo è il turno della Sony che, al puro stile Apple, avverte che a partire dall'aggiornamento 3.21 non permetterà più che nella PS3 venga caricato Linux. Le ragioni? Nessuna, apparentemente. Tecnicamente il fatto di caricare il sistema operativo del pinguino era un incentivo in più per vendere il carissimo videogioco e a differenza di quanto si possa pensare, non era una maniera di piratare nè la consolle ne i giochi ma di usarla come un normale pc. L'immagine che secondo noi vuol trasmettere Sony è quella di controllare anche a distanza i loro prodotti. Tutto quà. Sinceramente ci sembra una manovra alquanto stupida anche per il fatto che la PS3 è un prodotto che Sony ha trattato molto male ma dovremmo dire che ha trattato male i relativi utenti e clienti della piattaforma con aggiornamenti che la rendono totalmente inutilizzabile, tentativi di non riconoscere la garanzia e le unità ottiche BluRay che dopo un anno o poco più smettono di funzionare. Forse invece di chiudere le possibilità avrebbero dovuto mettersi a lavorare per un prodotto più efficente. Intanto dalla comunità Linux fanno sapere che non tutto è perduto ed è solo questione di tempo il tornare a caricare il sistema operativo.
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