martes, 13 de abril de 2010

Sony obbligata contrattualmente a mantenere Linux nella PS3


(via Genbeta)

Due settimane fà, i nostri lettori lo ricorderanno, Sony annunicava l’uscita del firmware 3.21 che avrebbe fatto scomparire il supporto linux sulle proprie Playstation 3. Avvertivano quindi gli utenti di effettuare copie di sicurezza dei propri dati poichè dopo l’aggiornamento la partizione con il sistema operativo non sarebbe più stata accessibile. L’aggiornamento non è obbligatorio ma il non caricamento avrebbe escluso da diverse possibilità presenti e futire gli utenti come:

Non iscriversi nel PlayStation Network (chat, giochi on-line, etc...)

Non usare giochi BluRay o che richiedano l’aggiornamento 3.21 o superiori

Non poter riprodurre video protetti da copyright attraverso servers multimediali

Non avere accesso alle ultime caratteristiche incorporate con i seguenti firmwares.

Invece, David Maetzu, noto avvocato di noi “naviganti” ha trovato una clausola molto chiara che obbliga Sony a dare un passo indietro. Il perchè è semplice: i Nipponi pubblicizzarono (e pubblicizzano tuttora) la facoltà della PS3 di eseguire Linux. Se ti decidi a comprare la PS3 per questa caratteristica, o no, non toglie il fatto che non possono togliere Linux si o si a loro libero arbitrio. Nel manuale poi appare la possibilità di “caricare altri sistemi operativi”. Quello che contiene la confezione tiene carattere contrattuale e la legge non permette che questo si cambi in maniera unilaterale. Tutto questo non implica la versione PS3 Slim dove questa caratteristica non viene pubblicizzata nè indicata all’interno della scatola o del manuale. Tutto questo è un obbligo di legge sempre e quando i compratori facciano pressione per far valere i loro diritti, chiaro. Ma soprattutto negli Usa non mancheranno coloro che daranno guerra, come sempre...

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