Ad Apple si stanno complicando le cose più di quello che ci aspettavamo: a Luglio, nonostante la notizia fù messa a tacere, ci fù il pagamento delle patenti violate a Nokia che, a notizia filtrata, generò una caduta di 5,69 punti corrispondente ad un - 1,71%. Adesso il contrattacco di Samsung che cercherà di bloccare i gadget della mela in vari paesi, la delusione dei fanboys davanti alla blanda keynote dell'iPhone 4S, la scomparsa di Jobs...neppure le 200.000 unità dell'ultimo telefonino vendute in un pugno di ore sembrano fermare la caduta di Apple (AAPL in borsa). Ma chi vince? Dal settore professionale Apple si era allontanata da tempo: i loro bellissimi server sono entrati in pochissime aziende dove hanno creato più incompatibilità al sistema che benefici. I loro Pc coprono attualmente un 5-6% del negocio mondiale, il loro sistema operativo, tranne qualche "pirateo" può funzionare solo nelle loro macchine senza creare problemi a Linux o a Microsoft..... l'eredità che lascia Jobs va soprattutto a favore delle aziende che producono gadget come iPhone e iPad: dove la mela ha saputo convincere bene i propri utenti. Ma i veri dannificati saranno molti oltre a qualli di Cuppertino: gli utenti, tutti quanti, siano di Apple oppure no. La decadenza di una azienda crea sempre nella competenza una forma di dittatura molto pericolosa. Jobs, dicono, poneva sempre nel centro l'utente. Ed era vero. Anche Microsoft apprese questa lezione. Il miglior sistema operativo attuale, Windows 7, proviene da un fallimento (Vista) che fece capire alla casa di Redmond come agli utenti dobbiamo dare ciò che vogliono. E la Beta di W7 servì proprio a creare un prodotto vincente. Senza Apple la torta ha una piccola parte in più da spartire e potrebbe essere quella che convence alle aziende a proporzionarci solo ciò che vogliono loro in un ritorno a offerta-senza-demanda.
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