
(via TodoUmpc)
Sembra che Microsoft non sia la sola nel vortice degli scandali giuduziali. Anzi, un prerequisito importante per essere avvolti dagli scandali è possedere soldi, molti soldi. Quello che appunto chiama l’attenzione è una notizia recentemente pubblicata in ZDnet dove risulta che Psystar accusa a Apple di violare la legge antimonopolio impedendo che OS X funzioni su hardware generico. Secondo l’azienda in questione, Apple segue questo cammino per vendere il proprio hardware sola ed ottenere guadagni superiori all’80%: se lasciasse le altre compagnìe (come appunto Psystar) installare OS X nelle proprie macchine, i benefici cadrebbero poichè non ci sarebbero altre ragioni di pagare gli elevatissimi ed ingiustificati prezzi che Apple chiede per le proprie macchine.
Apple si difende dicendo che i propri prodotti e tutto il suo operato è protetto e garantito dalle leggi di copyright poichè nelle regole d’uso dell’OS X si debe accettare di usarlo solo nell’hardware di Apple. Ma non è tutto: Psystar accusa alla casa della mela di includere nel sistema controlli che impediscono di funzionare in hardware non certificato: un pò come Microsoft ma molto più ristretto a un solo hw.
Una cosa è certa: fatta la legge, trovato l’inganno. È ora che Apple si renda conto che la chiusura del proprio sistema, porterà solo sempre più “hackers” disposti a sproteggere l’OS X come è successo con gli UMPC dove ha già perso il treno più importante.
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