domingo, 8 de marzo de 2009

Battaglia antimonopolio contro Apple: quando una ditta fattura si vede dalle denunce legali.


(via TodoUmpc)

Sembra che Microsoft non sia la sola nel vortice degli scandali giuduziali. Anzi, un prerequisito importante per essere avvolti dagli scandali è possedere soldi, molti soldi. Quello che appunto chiama l’attenzione è una notizia recentemente pubblicata in ZDnet dove risulta che Psystar accusa a Apple di violare la legge antimonopolio impedendo che OS X funzioni su hardware generico. Secondo l’azienda in questione, Apple segue questo cammino per vendere il proprio hardware sola ed ottenere guadagni superiori all’80%: se lasciasse le altre compagnìe (come appunto Psystar) installare OS X nelle proprie macchine, i benefici cadrebbero poichè non ci sarebbero altre ragioni di pagare gli elevatissimi ed ingiustificati prezzi che Apple chiede per le proprie macchine.
Apple si difende dicendo che i propri prodotti e tutto il suo operato è protetto e garantito dalle leggi di copyright poichè nelle regole d’uso dell’OS X si debe accettare di usarlo solo nell’hardware di Apple. Ma non è tutto: Psystar accusa alla casa della mela di includere nel sistema controlli che impediscono di funzionare in hardware non certificato: un pò come Microsoft ma molto più ristretto a un solo hw.
Una cosa è certa: fatta la legge, trovato l’inganno. È ora che Apple si renda conto che la chiusura del proprio sistema, porterà solo sempre più “hackers” disposti a sproteggere l’OS X come è successo con gli UMPC dove ha già perso il treno più importante.

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