miércoles, 18 de marzo de 2009
La vecchia nuova tecnología delle lenti liquide
(via NeoTeo)
Vecchia perchè l’idea compie vari decenni, nuova perchè da poco tempo a questa parte si rinforzano le notizie sulla possibilità che veda la luce.
Sembra che un nuovo circuito integrato di MAXIM sia capace di maneggiare efficentemente tale tecnologìa aumentando la durata delle batterie nelle future generazioni di cellulari e fotocamere digitali. Il MAX141515 sembra essere il più idoneo a competere con le attuali famiglie di chip in questo settore.
Arctic 314 di Varioptic è la prima azienda (insieme a MAXIM, appunto), che stà cercando ed ottenendo collaborazione con i principali fabbricanti di dispositivi fotografici per rimpiazzare le ottiche tradizionali per la nuova generazione di lenti fluide ottenendo una serie di importantissimi benefici che vanno dal risparmio di batteria con conseguente aumento della autonomia, riduzione del rumore nello zoom e messa a fuoco sino alla totale scomparsa dei molesti effetti “speciali” dovuti ai graffi, presenza di polvere e distorsioni/aberrazioni cromatiche dovute al vetro stesso.
Ma vediamo cos’è una lente liquida e come funziona.
Sostanzialmente si può definire l’unione di acqua e olii che generano una curvatura negli stessi liquidi simulando (e migliorando) una lente di vetro. Oggi, attraverso un processo chiamato “Electrowetting” si può manipolare la curvatura e forma della “connessione” acqua/olio in maniera elettrostatica. Da sottolineare che questo effetto chimico si conosce sino dal secolo XIX ma raramente usato e poco compreso. Chi adotterà questa tecnologìa dovrà essere capace di generare una alta tenzione (circa 42 Volts) in un dispositivo piccolo e molto popolato come un cellulare ovvero piccolissime dimensioni e tecnologia superminiaturizzata. La lente in fase di collaudo denominata Varioptic Arctic 314 si spera che sia predestinata ad aprire questo nuovo mondo sempre che i dati del fabricante corrispondano alla realtà: a prova di colpi, vibrazioni e, soprattutto, con il rendimento dichiarato (elevatissimo) in tutte le lunghezze d’onda dei vari colori. Questo scatenerà una guerra senza precedenti nell’ambiente fotografico.
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