martes, 17 de marzo de 2009

Stampare in NY Times oramai è più caro di inviare un Kindle gratis a tutti gli abbonati.



(via Alt1040)

Il Kindle negli Stati Uniti è stato davvero una rivoluzione, non vi è alcun dubbio, soprattutto per la possibilità (solo negli States per ora) di poter aggiornarlo direttamente da casa con I quotidiani.
D’altra parte il NY Times ha appena venduto il proprio edificio nel centro di Nuova York dovuto alla mancanza di liquidità che deriva a sua volta dall’enorme calo di copie vendute, la crisi e gli alti costi di stampa.
Secondo tutti questi fattori, il Business Insider ha fatto una serie di interessanti considerazioni: il costo di inviare un Kindle gratis a tutti gli abbonati è circa la metà della stampa tipografica di un anno (297 milioni contro 644 milioni). E se venisse ridisegnata una versione del Kindle per suscrittori (meno toni di grigio, senza audio, senza WiFi ma solo EVDO ma forse, meglio ancora, aggiornabile via USB), il costo sarebbe ancora molto inferiore. Oramai con I tempi e la tecnologìa corrente il Business Insider comincia a vederci chiaro dicendo “la carta non è cara o inefficente, ma ridicolmente ambedue le cose alla volta”. Basti pensare ai chili di carta stampata che accumula e getta ogni lettore annualmente e ai forti limiti e costi che rappresenta tuttora il riciclaggio senza considerare la salvaguardia del medioambiente.
Forse questa idea è l’ultima possibilità che resta ai quotidiani per sopravvivere: altro che regalare DVD…..

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