(via alt1040)
Se lo dicono loro ci sarà da credere….A città del Messico in questi giorni si svolge la Sound: Check XPO organizzata dalla Audio Engineering Society de México (AES), lì si discutono vari temi di rilevanza per l’industria con ingegneri e specialisti che hanno lavorato nel settore da anni con diverse celebrità. Nel trascorso dell’evento sono state fatte dichiarazioni abbastanza poco comuni su internet in relazioni agli archivi musicali. Così dichiara Andrès Mayo, vicepresidente della associazione:
“Non crediamo che Internet abbia danneggiato la musica come dicono, anzi, tutto il contrario, serve da intermediario. In Latinoamerica è tutta una benedizione perchè ci ha dato modo di arrivare lontano e più rapidamente alle persone. Inoltre dimostra che, come per moltre altre cose (periodici, libri, quotidiani, video…N.D.R.) è oramai cambiata la forma di vendere ma fuori da questo tema, gli artisti con talento sono stati beneficiati dal cambio”.
Incredibile differenza di pensare di queste persone a comparazione con I grandi “cervelli” delle discografiche (I prescindibili intermediari) che continuano affermando che internet danneggia, ma loro danneggiano solo gli utenti finali e gli artisti….
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