Se abbiamo speso una cifra notevole nella macchina e rispettive ottiche, dovremo riservare parte del presupposto anche alla camera oscura, oggi chiamata "volgarmente" PC. Mentre da un computer dipendono fondamentalmente le prestazioni e la velocità dell'elaborazione dell'insieme dei programmi, al monitor tocca la parte della qualità visiva. Come? Rendendoci la realtà dei colori captati dalla nostra fotocamera e per fare questo dovremo capire qual'è la tendenza dei prodotti distribuiti nella attualità.
IPS e H-IPS.
Dal 1996 Hitachi trovò la maniera di migliorare l'LCD introducendo l'IPS ovvero migliorare la visualizzazione da angoli diversi, sistema ben accolto che però presentava un inconveniente: creava l'effetto fantasma con il cambio di immagine. La attuale tecnologìa H-IPS rende quasi impercettibile questo cambio ma proporziona prezzi molto elevati. La fotografia per fortuna non necessita troppo questa funzionalità per due ragioni fondamentali: l'operatore rimarrà seduto al centro del monitor senza approfittare l'angolo di visione che solo influirà a chi visiona il contenuto a partire da un certo angolo laterale. Inoltre sulle immagini statiche la velocità di refresh non è fondamentale come per chi visiona films ed usa il monitor per giocare. Questi fattori possono far lievitare i prezzi anche ai livelli del 23" di EIZO Coloredge CG223W da ben 865€ + iva. Considerando che una eccellente stazione di lavoro potrebbe andare sui 500€ otterremo un totale di 1365€ + iva: decisamente una cifra spropositata anche per certi professionisti. Risultati ottimi possono essere considerati anche quelli ottenuti con un LG calibrato accuratamente con Spyder2. Il costo? circa 450€.
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