Quello della foto è Stan Lebar, tecnico impegnato nel 1969 nella preparazione delle camere di superfice che hanno inviato le prime immagini della superfice lunare alla terra. Questo signore oramai 81enne resta un personaggio chiave nella possibilità di recuperare quelle telecamere e relativi nastri all'epoca abbandonati sul nostro satellite a cambio di un pugno di pietre. Ma, evidentemente, all'epoca era il meglio che si poteva fare. Il formato di quei video ritrasmessi in diretta era di caratteristiche uniche tanto che le immagini captate dalle tre stazioni di terra fù reso compatibile con il sistema televisivo terrestre attraverso una ritrasmissione permessa da altrettante telecamere piazzate davanti ai monitor cxompatibili all'allora sistema video "spaziale".
"Il tempo non gioca in nostro favore e dobbiamo muoverci quanto prima..." dice il responsabile delle relazioni pubbliche della Nasa. E aggiunge "cosa lasciamo ai nostri pronipoti se quello che posiamo ottenere è addirittura migliore di quello che possediamo attualmente?"
Sicuramente la prossima missione non viaggerà con meno di 720p nella valigetta ma recuperare ancor più materiale dell'Apollo 11 secondo noi sarà molto più eccitante. E, se vorranno, potranno mettere a tacere "Merlo Rosso", il famoso "testimone" dei "marziani" per sempre......
Sotto (o cliccando il titolo) le testimonianze di Merlo Rosso e le parole di Aldrin al vedere le luci e le presunte costruzioni...
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