miércoles, 22 de julio de 2009

Un giudice di Barcelona decreta: “Le reti P2P non vulnerano la proprietà intellettuale”


(via Alt1040)

Ci voleva il Giudice Raul Garcìa Orejudo (ma non lo aveva già stabilito la corte Europea mesi fà?) che le reti P2P non vulnerano la proprietà intellettuale in relazione alla sentenza contro Elrincondejesus.com, un sito dove ci sono link a film e musica e la SGAE chiese la chiusura della pagina.

Il giudice chiarisce “definitivamente” con le seguenti dichiarazioni:

“Le reti P2P come mera rete di trasmissione di dati tra gli utenti di Internet non vulnera, in principio, nessun diritto protetto lalla legge di proprietà intellettuale”

E inoltre spiegò:

“Introdurre una opera fonografica o videografica in programmi come Emule essendo previamente convertita in digitale, non costituisce un atto di riproduzione(...)la copia non è oggetto di lucro nè di uso collettivo perchè queste due espressioni si riferiscono al posteriore uso che si fà della opera una volta scaricata ed ottenuta la copia”

In parole povere: non è colpa del programma il comportamento degli utenti. Così non è delitto l’azione di intercambiare gli archivi in Internet sempre e quando non ci sia un lucro posteriore allo scarico.

Ovvio? Sicuramente ma la SGAE continua ad attaccare e dobbiamo ricordargli questo ad ogni sentenza che oramai perde sempre più spesso.....

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