domingo, 19 de abril de 2009
Foto assurdità o esigenze di mercato?
(via Foto Foro Blog, foto Gadget blog it)
La tecnología attuale nel campo della fotografía digitale è arrivata a livelli impensabili rispetto alla produzione dell’anno anteriore. Esistono addirittura compatte (Sigma, Ricoh, Panasonic) che non hanno nulla a che invidiare rispetto a molte réflex DSLR che pur restando come riferimento in termini di qualità e versatilità restano i capisaldi del mercato. I progettisti però, stanno lanciando soluzioni che, a pensarci bene, creano dubbi abastanza “curiosi”.
Ê il caso, tanto per cominciare delle compatte. Da qualche tempo e tranne poche superstiti (Canon G10 e Nikon P6000) hanno totalmente perso il mirino ottico a vantaggio di un enorme monitir TFT. Nulla in contrario dato che la mira elettronica si stà aprendo passo anche sulle DSLR ma non danno la possibilità di inquadrare in caso di sole o luce forte. Perchè, quindi, non includere sempre un mirino?
DSLR: quì i problemi sono molteplici: dal sensore full-frame che continua a soffrire vignettature negli angoli, (ma i clienti che posseggono ottiche restano legati allo stesso fabbricante), alla pur interessante possibilità di creare video a 1080 punti con quell’effetto gelatinoso che ben conosciamo. Ma la domanda spontanea è: perchè si è tardato tando ad abbinare un semplice TFT orientabile (come nella Nikon D5000) che faciliterebbe il lavoro di molti fotografi professionisti?
E perchè Nikon sulle versioni economiche (D40, D60, D80) obblica all’uso di ottiche dedicate separando il motore di messa a fuoco dalla stessa ottica?
Per non parlare del sistema antivibrazioni che continua in quasi tutte le marche ad appesantire l’ottica rendendola persino più ingombrante senza unificare l’AV sui sensori che, oltretutto, permetterebbe l’uso di qualunque ottica, anche Russa tipo Zenith, senza perdere i vantaggi del sistema, problema che esclude Pentax in quanto l’AV sul sensore lo possiede praticamente da sempre.
Altro dettaglio di dubbio gusto è la continua adozione delle oramai quasi obsolete schede CF su corpi reflex professionali: dimensioni e tipo di contatti dovranno quanto prima lasciare il passo alle schede SD che oramai hanno uguagliato e in qualche caso superato le prestazioni del vecchio sistema presentando però dimensioni e contatti molto molto più affidabili. Per il momento regnano solo su compatte di largo consumo e reflex di gamma bassissima.
Forse tutti questi motivi sono da ricercare in un contesto più commerciale: il prodotto “rotondo” non esiste (e mai esisterà) per consentirci (obbligarci?) a cambiare la fotocamera l’anno che viene con un modello più aggiornato e mai definitivo.
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