jueves, 23 de abril de 2009

Torna la primavera finalmente: consigli per la macrofoto


(via Xatakafoto)

Dopo un inverno realmente duro, torna timidamente la primavera. Molte forme di vita escono dalla oscurità dopo un lunghissimo letargo dei mesi più freddi ma con l’aiuto dei primi raggi di sole di Aprile riprendono a fiorire le piante che faranno banchettare i primi insetti che a sua volta alimenteranno i primi predatori e tutti insieme saranno vittime del maggiore e più feroce e vorace di tutti gli esseri che abitano la terra: il FOTOGRAFO MACRO!!!
Quest’ultimo è una rara specie che si è altrettanto mantenuta nella oscurità della propria casa per molto tempo, pulendo ottiche e regolando i flash, facendo prove di avvicinamento e messa a fuoco sotto la lampada del salotto ma arrimava la buona stagione può passare giornate intere al sole trascinando l’attrezzatura tra campi, prati, fossi e perseguendo alle proprie vittime.
Se la caccia avrà avuto successo tornerà a casa con la propria scheda di memoria piena di momenti unici e irripetibili che gli aiuteranno a passare tra i propri trofei l’inverno seguente. Neppure i rimproveri della compagna per aver rotto o macciato la camicia in queste avventure lo potranno fermare......
Per uscire vincitori, ci sono una serie di interessanti da seguire:
- Analizzare le possibilità della nostra attrezzatura: prima di lanciarsi cerchiamo di essere coscienti delle caratteristiche e limiti che possediamo. Non è lo stesso usare una semplice ma pur ottima compatta contro una DSLR con ottica macro e flash anulari per esempio. La compatta d’altronde permette ottimi risultati ma dovremo concentrarci sulle caratteristiche e capacità del prodotto.
- La foto della testata per esempio è stata realizzata con una Panasonic Lumix FX33 in modo macro da Mario Ximénez
- Cercare una meta: non è lo stesso uscire a cercare fiori che farfalle, nè ragni o formiche: ognuno esige mezzi tecnici differenti e tecniche di “caccia” distinte. Uscire senza idee può creare problemi anche se sarà comunque sorprendente.
- Vestire adeguatamente e muoverci con calma: fiori o funghi saranno li ad attenderci ma gli insetti spaventati si nascondono rapidamente. Evitare vestiti con colori vivi, catenelle, portachiavi rumorosi e cose che creino riflessi.
- Alzarsi presto: la luce suave ci permetterà di giocare meglio con certi effetti luminosi. Inoltre a certe ore non c’è molto vento che è uno dei peggiori nemici del fotografo. A prima ora poi, gli insetti sono ancora “freddi” e si muovono lentamente.
- Essere paziente e osservatore: ci mettiamo in un mondo piccolissimo dove i dettagli hanno importanza e molte cose interessanti ci sfuggiranno. Molti insetti si camuffano o saranno all’altro lato del fiore o della foglia rispetto al nostro punto di vista.
- Utilizzare un cavalletto: lavoreremo probabilmente con una attrezzatura pesante e con poca profondità di campo e avremo bisogno di stabilizzare bene la fotocamera. Anche un monopiede potrebbe essere fondamentale.
- Cercare di inquadrare bene: il fondo nella macro è fondamentale, a fuoco e non.
- Giocare con la profondità di campo: un diaframma chiuso è sinonimo di macro a fuoco però se chiudiamo troppo appaiono nemici come la diffrazione, sfondi neri o eccesso di fuoco che distrae l’attenzione dal motivo principale.
- Provare la luce: il sole va benissimo ma un flash macro è, spesso, fondamentale. Un idea interessante è un diffusore per evitare che il sole crei sone brillanti o bruciate soprattutto a certe ore del giorno.
- E non dimentichiamo un panino ed una birra: se la caccia va male approfitteremo di un giorno all’aria aperta. E un pò di buon senso e istintoci servirànno sempre di aiuto.....

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