Il giorno 14 ettembre dell'anno 2011 è una data da ricordare molto tristemente. Alle opere sonore è stato passato da 50 a 70 anni il diritto d'autore. Soluzione tipica: quando una grande opera si trova al punto di passare al dominio pubblico si vota una legge che blocca l'operazione e ci cerca di ricaudare soldi per altri 20 anni alla popolazione. Questa operazione, già in marcia nei singoli paesi tramite le varie leggi che accomunano tra di loro tutte le correnti di pensiero - purchè si possa saccheggiare le misere tasche della gente - si chiamano legge Hadopi in Francia, legge Sinde in Spagna... e direttamente Berlusconi in Italia dato che i poteri di questo signore sappiamo bene come lo controllano assolutamente tutto. La cosa che ci appare veramente scandalosa e triste è la sua approvazione nell'ambito europeo, circostanza nella quale normalmente i diritti dei cittadini sono sempre stati, in più o meno maniera, rispettati sino ad oggi. Ma questo è finito. La signora Maria Martin Pratt ex lobbysta del IFPI ora a carico dell'unità di proprietà intellettuale della commissione ha fatto un gran lavoro al convincere gli stati membri a votare basandosi in questa dichiarazione:
"Gli interpreti generalmente iniziano la loro carriera molto giovani e con una copyright di 50 anni non vedono protetti i loro lavori tutta la vita. Per questo sperimentano una disparità nei loro ingressi economici al finale della propria vita..."
Ancora una volta qualcuno che ci ricorda come:
- Non esistono gli artisti. E un lavoro come un altro. Chiunque scrive una canzone lo fa per lavoro e diventa ricco per tutta la vita. L'arte nel sangue e l'amore all'arte non esistono. Ê una fonte di ingresso per chiunque voglia dedicarsi a suonare o cantare. Nessuno fa l'artista per vocazione e neppure Michelangelo o Leonardo senza la garanzìa di diventare milionari non sarebbero mai stati l'artisti che conosciamo oggi.
- Pagando....San Pedro canta. Anche e soprattutto nella cultura. Non esiste arte senza denaro.. Per apprezzare le opere dovremo pagare sempre di più e per più tempo possibile. Come l'università, una struttura che ci ricorda come i ricchi sono intelligenti ed i poveri che non possono accedervi.....nascono e muoiono ignoranti. Una selezione naturale....
Ed allora viene da chiedersi.....come mai conosco tanti benestanti ignoranti?
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