L'ipocrisia di certi addetti ai lavori e fans crea (giusti) movimenti di odio verso il copyright e la "copia" del software ma non pensa nel vero pane delle aziende che consiste alle spalle di noi utenti nel querelare chiunque apporti al proprio prodotto, tanto hardware che software, qualcosa che già si trova in commercio. La guerra tra iPad (Apple) e Tablet Samsung è l'ultimo esempio della serie. Per quanto invece concerne il settore dello spettacolo e della letteratura (musica MP3, video, ebooks....) la guerra non è mai finita e qualcuno con una celebre frase disse che se l'arte è protetta dal copyright "...che coprano la Sagrada Familia affinchè non salga più nelle foto....gratuite!!!", una celebre scusa quella di non usare le fotocamere che fino a qualche anno fà permetteva di vendere più cartoline. Oggi, fortunatamente, grazie alla massiva diffuzione dei cellulari e PDA si possono trovare milioni di foto riguardanti uno spettacolo, un luogo o un monumento infischiandosene dei diritti e dei rovesci d'autore.
Wikimedia ha lanciato un concorso fotografico (dove vergognosamente non compare l'Italia tra gli altri) che chiede l'invio di foto ai monumenti europei previa registrazione del copyleft, un diritto emesso dal titolare dello scatto che libera la foto dall'uso lucrativo e ne permette quindi l'uso libero e la libera diffusione. Gli scatti saranno poi utilizzati per illustrare gli articoli sulla Wikipedia.
Un rarissimo esempio di uso del cervello che, ultimamente, stupisce non poco.....
2 comentarios:
Volevo solo specificare che l'italia non partecipa, ma per un motivo ben preciso: la legge Urbani pone delle restrizioni a tutti i beni culturali italiani, e non si può fare una foto di un bene culturale e rilasciarla con la CC-BY-SA, la licenza di Wikipedia (che permette l'uso e il riuso anche a fini commerciali). Wikimedia Italia ha aperto un dialogo con il ministero da mesi, e si spera che potremo partecipare alla prossima edizione...
Grazie aubreymcfato. Lo temevamo, anche se scriviamo da lontano, che qualche politico (Urbani, corretto? da li normalmente il nome della legge...) proibisca.....la cultura ai poveri. Ê un cancro comune a quasi tutti i paesi...non c'è da stupirsi. Vedasi la nostra legge Sinde che, grazie allo smantellamento della mafia Spagnola sui diritti d'autore e alla morte dell' attuale governo è molto probabile che muoia la legge stessa. Chissà....
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