(via El Pais.com)
"Avviso ai legistatori: se volete legislare sulla tecnologìa, dovrete studiare tecnologìa".
Javier de la Cueva
I governanti non sono gente idiota: sono arrivati dove sono per un uso notevole del loro cervello. Ma totalmente inculti sui molti temi da gestire. Come tutti coloro che si mettono in politica e trionfano. O fracassano. La voglia è sempre la stessa: potere. Mai qualcuno che si chieda "saprò legislare il popolo su una questione della quale non ho la benchè minima idea?". E poi cosa succede? Vediamo un caso nel dettaglio. A primavera venne adottata se ricordate bene la polemica legge Sinde che prende il nome (anzi il cognome) di una signora parente di colui che per primo creò l'accademia di cine spagnola. Casualmente questa signora venne adottata come ministra di cultura da parte dell'attuale governo Zapatero difendendo a sangue tutta la attuale cupola della SGAE (diritti d'autore), un gruppo di ladroni in attesa di giudizio che, è stato dimostrato dal giudice, ha rubato persino ai propri soci (musici e gente dello spettacolo in generale). La legge Sinde questa estate avrebbe dovuto limitare le pagine con link ai download che secondo loro (ma non secondo la legge spagnola) erano illegali. Gli organizzatori del festival del cinema di San Sebastian hanno invitato i bravi avvocati Javier de la Cueva e David Bravo (cosa faremmo senza di loro?...) forse con l'idea da parte degli organizzatori del festival, di ridicolizzarli parlando del futuro del copyleft. Nulla di tutto questo: i due bravi avvocati sotto l'hashtag #tablasinde in Twitter hanno iniziato in diretta un esperimento interessantissimo: un foglio elettronico di Google Docs condiviso con tutti dove sarebbero fioccati link a film, canzoni, serie di tv eccetera. Bene, nel trascorso della conferenza de la Cueva ha dovuto replicare il documento più di 20 volte data l'enorme quantità di informazione giunta. Risultato: nello spazio di una conferenza durata meno di una ora hanno ottenuto 20 pagine ognuna con centinaia di link. Sgomento tra i "politicanti" e all'organizzazione del festival dove lo "sputtanamento" si è rivolto contro.
N.D.R.
Morale: un tempo noi cittadini eravamo degli idioti comandati, ammirando coloro che avevamo inviato al potere. Pensavamo "se lo ha detto un politico, io che sono una merda cosa posso opinare?" E pensavamo di avere un gran potere per un secondo ogni tanti anni: il momento del voto. Oggi con l'informatica le cose sono cambiate. Quello che dicono o fanno i politici non và a messa con tutti. Essere eletti non è un assegno in bianco per derubarci. Questi signori dovrebbero sapere che l'unione fa la forza. Mezzi di "trasporto" come Twitter amalgamano tra loro milioni di cervelli quotidianamente creando realmente una intelligenza superiore (nota: Belgio è sopravvissuta un anno e mezzo perfettamente senza politici: coscienza comune). La dimostrazione oggi non è più che chi è saggio ed intelligente ci governa ma spesso accade tutto il contrario.
No hay comentarios:
Publicar un comentario