Nikon, come da poco filtrato, ha compiuto tutte le promesse filtrate dal nostro anteriore articolo che potrete leggere QUI. Per tanto mancavano solo le immagini e qualche informazione addizionale che ci conferma anche un sapore agrodolce. Come i più esperti ben sapranno nessun sistema di "recupero" delle lenti tradizionali ha funzionato alla perfezione sino ad ora: nè il full-frame, tantomeno l'APS-C ma come dieci anni or sono rivelò Olympus in uno studio approfondito della questione "la fotografia digitale necessita di un ridisegno di sesore e lenti nonchè di un riadattamento del corpo della fotocamera dato che il sistema non ha ereditato alcunchè dal sistema a pellicola". Canon e Nikon insieme a Leica e pochi altri ci hanno sempre apportato le migliori soluzioni in termini di "qualità" ma non di "equilibrio", tecnologìa quest'ultima che solo Olympus e Panasonic hanno realmente sfruttato. Ora Dopo Sony e Samsung era ovvio che Nikon avesse qualcosa da dire in un settore che presto o tardi rimpiazzerà le vecchie macchine a specchio ma le dimemsioni del suo sensore (2,7x) non ci sembrano le migliori per cominciare. Le prove del rumore ci diranno presto se avevamo o no ragione. Per il momento godiamoci le prime immagini della J1 (solo display) e V1 (display e mirino elettronico)
1 comentario:
Credo che le questioni siamo varie a tenere in considerazione. L'estetica è personale e influisce sull'acquisto ma non sul rendimento del prodotto. Tecnicamente e come dicono nell'articolo, lo studio di Olympus parlava chiaro: le dimensioni del sensore debbono essere studiate in funzione della luce e di tanti altri fattori. Il 4/3 è l'ottimale e su quello disegnare l'ottica. Idem per i pixel che hanno un minimo e un massimo; di fatti esistono 4/3 con troppi megapixel ma non possiamo dare per scontato che un full frame a 24 megapixel è perfetto e per la stessa norma un sensore di 50 centimetri di lato andrà bene con 500.000 megapixel. fin qui è storia vecchia ma era anche ovvio che i ritardatari come Samsung prima, Sony e Nikon poi non avrebbero mai scelto il sistema Olympus: si sarebbero dichiarati vinti. E hanno inventato uno "standard" loro che, per buono che sia, non rispetta una regola d'oro nello studio della luce e del digitale.
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